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Taranto
30 Luglio 2025 - 15:14
Raffaele De Bettin
TARANTO - Il porto di Taranto diventa laboratorio di tecnologia e sostenibilità. È operativa la nuova piattaforma software per il monitoraggio ambientale sviluppata dalla divisione ICT di DBA S.p.A., società controllata da DBA Group S.p.A., quotata su Euronext Growth Milan e tra le principali realtà italiane nella consulenza tecnica, ingegneria, project management e soluzioni digitali per infrastrutture strategiche.
La soluzione, frutto di un progetto innovativo, permette di raccogliere, analizzare e gestire in tempo reale i dati sull’inquinamento atmosferico, acustico e idrico, oltre ai flussi di rifiuti, merci e veicoli all’interno dell’area portuale. Grazie a tecnologie Open Source e ai paradigmi dell’Internet of Things, il sistema elabora una grande quantità di informazioni eterogenee, restituendole agli operatori in una rappresentazione tridimensionale navigabile e interattiva del contesto città-porto.
L’obiettivo è duplice: rispondere rapidamente a eventuali emergenze ambientali e offrire strumenti previsionali per valutare le emissioni complessive, comprendere le cause dell’inquinamento e pianificare strategie di mitigazione. Una piattaforma che, oltre al settore portuale, può essere applicata in contesti come smart city, data center e grandi infrastrutture.
Il progetto è sostenuto da un accordo tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, la Capitaneria di Porto di Taranto e ARPA Puglia. In base all’intesa, la suite di DBA – che integra i dati raccolti dal monitoraggio ambientale effettuato da Ambiente S.p.A. – sarà accessibile a entrambi gli enti, garantendo un controllo più accurato e condiviso della qualità ambientale.
«La piattaforma di Taranto – sottolinea Raffaele De Bettin, CEO di DBA Group – è la dimostrazione concreta di come la tecnologia possa sostenere la sostenibilità in contesti complessi. Monitorare aria, acqua, rumore e traffico in tempo reale significa gestire in maniera proattiva l’impatto ambientale e tutelare la sicurezza del territorio. È una soluzione nata per i porti, ma adattabile ad altri ambiti critici. Coniughiamo ingegneria, ICT e sostenibilità per favorire la transizione ecologica e migliorare la qualità della vita nei territori».
L’implementazione nel porto di Taranto segna un passo decisivo verso un controllo ambientale avanzato, ponendo lo scalo jonico come punto di riferimento nazionale nella gestione integrata e intelligente delle risorse, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e di riduzione dell’impatto ambientale.
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