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Bari

Dazi Usa-Ue, in Puglia a rischio oltre 1.300 posti di lavoro

Secondo l’analisi Svimez, il nuovo accordo commerciale con tariffe al 15% potrebbe ridurre il Pil regionale di 80 milioni e tagliare le esportazioni di 117 milioni

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BARI - L’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi al 15% rischia di avere pesanti ripercussioni sull’economia pugliese. Secondo uno studio condotto dalla Svimez, che ha analizzato l’impatto delle nuove tariffe sui volumi di esportazione di ogni regione italiana, in Puglia sarebbero 1.310 i posti di lavoro messi in pericolo.

Il settore più esposto è quello legato alle esportazioni, che verrebbe colpito in modo significativo dal rincaro delle tariffe doganali. Considerando anche il comparto farmaceutico, la stima indica per la regione una perdita di Pil pari a 80 milioni di euro, equivalente a un calo dello 0,1%, e una contrazione delle vendite all’estero di 117 milioni di euro, pari a un -13% rispetto ai livelli attuali.

Il rapporto Svimez sottolinea come il nuovo scenario commerciale possa incidere in modo diretto sulla tenuta occupazionale, con ripercussioni che si estenderebbero a tutta la filiera produttiva regionale. L’impatto negativo, se confermato, metterebbe in difficoltà numerose imprese pugliesi, già provate dalla competizione internazionale e dalla congiuntura economica.

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