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Taranto

Università di Bari e Giochi del Mediterraneo 2026: alleanza per sport, giovani e futuro

Firmato l’accordo quadro tra Comitato Organizzatore e Università Aldo Moro. Due progetti pilota e un grande piano volontari per coinvolgere studenti e territorio

Stefano Bronzini e Massimo Ferrarese

Stefano Bronzini e Massimo Ferrarese

TARANTO - Un patto strategico che unisce sport, cultura e partecipazione giovanile. È stato siglato l’accordo quadro tra il Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con l’obiettivo di valorizzare lo sport come motore di crescita culturale, sociale e territoriale, aprendo le porte a un protagonismo attivo del mondo accademico e delle nuove generazioni.

La collaborazione prende forma subito con due iniziative di forte impatto. La prima è il “Barometro Taranto 2026”, osservatorio universitario che monitorerà conoscenza, percezione e partecipazione della popolazione all’evento, con un approccio scientifico e ricadute concrete sulla strategia organizzativa. La seconda è il “Campus Media Hub Taranto 2026”, redazione giovane e creativa composta da studenti, impegnata a raccontare i Giochi attraverso video, rubriche, interviste e format digitali capaci di parlare il linguaggio dei ragazzi e far emergere le storie di atleti, luoghi e comunità.

Nei prossimi mesi prenderà il via anche il grande progetto volontari, destinato a diventare la colonna portante del coinvolgimento giovanile e dell’eredità partecipativa che Taranto 2026 intende lasciare.

Stiamo lavorando su tutti i fronti, dagli impianti alla logistica, dalla promozione internazionale al rapporto con il territorio – ha spiegato Massimo Ferrarese, presidente del Comitato Organizzatore –. I giovani sono al centro di questa sfida: con loro vogliamo costruire un’esperienza formativa e indimenticabile, capace di lasciare un segno positivo ben oltre le due settimane di gara, rafforzando il legame tra sport, cultura e futuro del Mediterraneo.”

Entusiasmo anche dall’Università di Bari. “Crediamo profondamente nel valore formativo dello sport – ha dichiarato il rettore Stefano Bronzini –. Questa partnership ci permette di mettere in campo il talento, la creatività e l’impegno dei nostri studenti e ricercatori per contribuire a un evento che può trasformare il territorio. È un’occasione per rafforzare il legame tra accademia e comunità e offrire ai giovani un’esperienza autenticamente educativa e partecipativa.”

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