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Al via il Mercatino del Gusto: edizione n. 26 all’insegna della “rigenerazione” e delle aperture internazionali

Torna la rassegna enogastronomica più attesa del Salento. Attesi oltre 400 mila visitatori. In arrivo una delegazione greca per aprire il Mercatino al gusto d’Europa

Presentata la XXVI edizione del Mercatino del Gusto di Maglie

Presentata la XXVI edizione del Mercatino del Gusto di Maglie

MAGLIE - Rigenerazione, come parola guida. Cultura, relazioni, sostenibilità e sapori come orizzonte. È questo il filo conduttore della 26ª edizione del Mercatino del Gusto, in programma a Maglie dall’1 al 6 agosto, presentata ufficialmente lunedì mattina nella sede della Camera di Commercio di Lecce. Un appuntamento consolidato che si rinnova ogni estate e che, solo nel 2024, ha registrato oltre 400 mila presenze, secondo i dati di Vodafone Analytics.

Ad animare il cuore della cittadina salentina, come sempre, saranno vie, piazze e corti trasformate in luoghi di esperienze sensoriali e culturali, con una rassegna capace di mescolare tradizione e innovazione, gusto e design, enogastronomia e musica. Il tema di quest’anno, “rigenerazione”, diventa un invito a ripensare ciò che è stato dimenticato o degradato, recuperando il senso profondo della convivialità e della qualità della vita.

La grande novità di questa edizione è l’apertura internazionale del Mercatino: attesa a Maglie una delegazione della Camera di Commercio della città greca di Arta, nella regione dell’Epiro. La visita servirà a gettare le basi per una futura partecipazione di produttori greci, che potrebbero così portare a Maglie l’eccellenza della gastronomia ellenica. Una prospettiva che allarga gli orizzonti di un evento sempre più proiettato oltre i confini regionali.

Giovedì 1 agosto alle 20.45 in piazza Aldo Moro si terrà il taglio del nastro ufficiale della rassegna, ma l’inaugurazione “ideale” è in programma due ore prima, alle 19, con l’apertura al Museo civico di Paleontologia e Paletnologia “Decio De Lorentiis” della mostra La tavola nomade, a cura degli architetti Cintya Concari e Roberto Marcatti, con opere della designer Paola Navone. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Mercatino del Gusto, la Regione Puglia e il Polo biblio-museale regionale, in un percorso di contaminazione tra cibo e design.

Il calendario 2025 riconferma tutte le grandi sezioni tematiche: la Via della Gastronomia, la Piazza del Vino, la Via dei Presìdi Slow Food, le Vie dell’Olio, dei Dolci e degli Spiriti, l’Angolo del Caffè e la Piazzetta del Gelato, gli stand di cibo di strada, birra artigianale, il Fornello-Hostaria di Puglia, la Pasta Experience, le nuove Tradizioni Innovative, i laboratori del Gusto Lab, le Cene in Villa, il Salotto letterario, il Tirar Tardi, lo spazio “Santese Fashion” e il Museo dei Selfie.

Non mancheranno i percorsi per i più piccoli con il Mercatino Junior, gli eventi musicali con Salento Jazz e Gusto Folk, e gli spazi dedicati all’artigianato locale con “Maglie… Arte in corte”. Una delle novità sarà lo spazio multisensoriale “I sensi del gusto”, al Museo archeo-industriale di Terra d’Otranto, dove si incroceranno degustazioni, fotografia e memoria storica.

A chiudere il programma, martedì 6 agosto alle 21, la cerimonia di consegna del Premio Mercatino del Gusto, destinato a figure del mondo della cultura, dell’imprenditoria, della comunicazione e dell’accoglienza che si sono distinte per visione innovativa e attenzione alla sostenibilità globale. A condurre la serata sarà Antonio Stornaiolo.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio Mario Vadrucci, il sindaco di Maglie Ernesto Toma, il presidente dell’associazione Mercatino del Gusto Salvatore Santese, il responsabile della comunicazione Gianfranco Ruggeri, gli architetti Concari e Marcatti e i rappresentanti di Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Confindustria e Federaziende.

Il Mercatino del Gusto si conferma così non solo evento gastronomico, ma piattaforma culturale e sociale, in cui il cibo diventa strumento di relazione, rigenerazione e connessione tra linguaggi, comunità e generazioni. Un’esperienza che racconta la Puglia contemporanea, ma che guarda sempre più al mondo.

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