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Nuova vita per l’ex ristorante “L’Ancora”: il Comune avvia la gara per la concessione ventennale

Sul lungomare di Palese nascerà una struttura a uso turistico e sportivo: meno impatto ambientale, servizi innovativi e attenzione al paesaggio. Canone base fissato a 3.462 euro

Il rogo che nel 2020 devastò il rudere dell'ex ristorante l'Ancora a Bari

Il rogo che nel 2020 devastò il rudere dell'ex ristorante l'Ancora a Bari

BARI - Il Comune di Bari ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la determina che avvia la procedura per il rilascio di una nuova concessione demaniale marittima a fini turistico-ricreativi sull’area un tempo occupata dallo storico ristorante “L’Ancora”, situato sulla litoranea nord, in località Palese, lungo il lungomare Tenente Nicola Massaro.

L’intervento, che prevede un affidamento della durata compresa tra 15 e 20 anni, segna l’inizio di un progetto di rigenerazione urbana della costa. La superficie edificabile sarà ridotta rispetto al precedente edificio e sarà pari a circa 727 mq, con la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica distribuito su due funzioni distinte. Il cuore della struttura sarà un patio centrale di 38 mq con area verde e scala elicoidale per l’accesso alla terrazza superiore.

Il progetto è stato illustrato dall’assessore alla Blue Economy Pietro Petruzzelli, che ha ribadito come la linea dell’Amministrazione resti quella della valorizzazione del patrimonio costiero attraverso partenariati trasparenti tra pubblico e privato. “Anche davanti a iniziali difficoltà procedurali – ha spiegato – abbiamo scelto di insistere sulla gara pubblica. Vogliamo favorire investimenti sostenibili che rendano la città più attrattiva e restituiscano valore a tratti di costa oggi sottoutilizzati. L’area nord di Bari, in particolare, sta suscitando un interesse crescente da parte di operatori del settore”.

Nel dettaglio, la concessione prevede la presenza di una zona bar/ristorazione con superficie coperta di 475 mq, comprensiva di terrazza e patio, e una seconda area dedicata a deposito e noleggio di piccoli natanti, come canoe, SUP, kayak, windsurf, moto d’acqua elettriche, oltre a un’aula per lezioni teoriche e relativi servizi, su una superficie di 255 mq.

Il progetto comprende inoltre un’area sabbiosa attrezzata con ombrelloni e sdraio di 350 mq, che sorgerà sull’ex terrazza a mare, un pontile in legno con scala per l’accesso all’acqua, un parcheggio con pavimentazione drenante e piantumazione di tamerici per mitigare l’impatto visivo. L’intervento prevede anche un impianto di illuminazione adeguato e la sistemazione di arredi urbani lungo il perimetro del sito.

Grande attenzione è riservata alla sostenibilità ambientale. I materiali dovranno essere resistenti all’azione del mare ma paesaggisticamente compatibili, nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). Le strutture saranno preferibilmente realizzate con intelaiature in metallo o legno, con chiusure in vetro e legno, per garantire reversibilità e basso impatto delle fondazioni.

Uno degli obiettivi strategici è la riqualificazione del vicino porticciolo, oggi in gran parte inutilizzato. La funzione nautico-sportiva inserita nel progetto dovrà agire da motore per il recupero dell’area, favorendo attività compatibili con il contesto naturale.

A carico del concessionario saranno la custodia dell’area, la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura e dei servizi igienici, la pulizia quotidiana dell’intera area demaniale in concessione, la raccolta differenziata dei rifiuti e il corretto smaltimento presso i centri di raccolta. Inoltre, il gestore dovrà predisporre tutte le misure di sicurezza per la balneazione, rendere accessibili gli spazi anche a persone con disabilità e provvedere agli allacci delle utenze necessarie per l’esercizio delle attività.

Il canone annuo posto a base di gara, soggetto a rialzo, è pari a 3.462,82 euro, come previsto dalla normativa vigente in materia di concessioni demaniali marittime. Tutti gli interventi proposti, oltre a necessitare delle consuete autorizzazioni urbanistiche, dovranno essere preventivamente approvati ai sensi dell’articolo 24 del Regolamento Esecutivo del Codice della Navigazione.

Con questa iniziativa, il Comune punta a trasformare un’area abbandonata in un nuovo punto di riferimento per il tempo libero, la ristorazione e lo sport sul mare, all’insegna della sostenibilità e della qualità progettuale.

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