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Melpignano

Muore operaio al lavoro, è stato stroncato dal caldo torrido

Tragedia per un 49enne colpito da un arresto cardiocircolatorio mentre si trovava in bagno. Inutili i soccorsi. Indagini in corso per accertare le cause

Una ambulanza del 118

Una ambulanza del 118

MELPIGNANO - Un’altra vittima dell’estate rovente in Puglia. Nel primo pomeriggio di giovedì 24 luglio, intorno alle 14.30, un operaio di 49 anni, di origine siriana e residente a Maglie, è stato trovato privo di vita all’interno dei bagni di un’azienda nautica situata nella zona industriale di Melpignano, nel Leccese.

L’allarme è scattato dopo che i colleghi, preoccupati per l’assenza prolungata dell’uomo dalla sua postazione, hanno deciso di controllare i servizi. Forzata la porta, si sono trovati davanti a una scena drammatica: il lavoratore era riverso sul pavimento, privo di conoscenza. Immediata la chiamata al 118, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Secondo i primi riscontri del medico legale, la morte sarebbe dovuta a un arresto cardiocircolatorio improvviso, probabilmente causato dalle temperature torride che da giorni stanno colpendo il Salento. Non è escluso, quindi, che l’uomo possa essere stato vittima del caldo eccessivo, ipotesi che dovrà ora essere verificata.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Corigliano d’Otranto e Maglie, insieme al personale dello Spesal dell’Asl, per i rilievi e gli accertamenti necessari. Ascoltato anche il titolare della ditta, un giovane imprenditore di 23 anni originario di Galatina.

La tragedia di Melpignano si inserisce in un quadro sempre più preoccupante: il numero dei malori e dei decessi legati all’ondata di calore è in aumento, con episodi segnalati non solo nei luoghi di lavoro, ma anche lungo le spiagge pugliesi. 

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