Il torneo, ideato nel 2016 proprio a Taranto dall’avvocato Vincenzo Di Maggio, oggi presidente dell’Ordine locale, è diventato un appuntamento fisso per le Scuole Forensi di tutta Italia, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Forense e della Scuola Superiore dell’Avvocatura. I partecipanti, definiti “scacchisti”, si cimentano in simulate udienze forensi di Diritto Civile e Penale, valutati da una commissione di esperti.
A guidare la delegazione tarantina nella trasferta abruzzese sono stati l’avvocato Vincenzo Di Maggio e la presidente della Scuola Forense di Taranto, Paola Donvito, coadiuvati dai tutor Daniele D’Elia, Mario Esposito, Imma Caricasulo, Franz Renzullo, Giovanni Fiorino e Loredana Ruscigno. In gara, sette giovani praticanti: Valerio Dodaro, Biagio Recchia, Francesco Sellitti, Christian Putino, Marco Brunetti, Giulia Mellone e Rossella Carucci.
Nel corso della cerimonia, ospitata presso l’aula Miro del Tribunale di Taranto, è stato proiettato un video che ha ripercorso i momenti salienti del torneo. Di Maggio ha lodato il lavoro dei tutor e sottolineato il valore dell’impegno dei giovani: «Preparati, motivati, brillanti: questi ragazzi rappresentano il futuro dell’avvocatura», ha dichiarato. A sorpresa, l’annuncio che nel 2026 Taranto ospiterà la decima edizione della manifestazione, riportando il torneo lì dove è nato dieci anni fa.
Quest’anno a Teramo si sono sfidate 12 scuole forensi per un totale di 60 partecipanti. In tre intense giornate si sono disputati 66 incontri, equamente suddivisi tra 33 di ambito civile e 33 penale. A imporsi è stata la Scuola Forense dell’Alto Tirreno, che ha avuto la meglio in finale su Reggio Calabria. Taranto ha conquistato un onorevole quinto posto, distinguendosi per competenza e spirito di squadra, affrontando 10 dispute, suddivise in 5 civili e 5 penali.
Il risultato conferma la qualità della formazione offerta dalla Scuola Forense tarantina e pone solide basi in vista della prossima edizione, che vedrà la città dei due mari al centro della scena nazionale dell’avvocatura emergente.
Edicola digitale
Abbonati