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Bari

Tumore alla guancia, ricostruito il volto con pelle dell’avambraccio: intervento innovativo all’Istituto Tumori

Operazione di microchirurgia plastica durata 8 ore su un paziente di 70 anni. Decisivo il lavoro di alta precisione dell’equipe guidata da Maurizio Ressa: il paziente è già tornato a casa

Ricostruzione del volto con microchirurgia dopo l'asportazione di un tumore

Ricostruzione del volto con microchirurgia dopo l'asportazione di un tumore

BARI - Ricostruire un volto devastato da un tumore con la pelle dell’avambraccio dello stesso paziente. È quanto realizzato nei giorni scorsi all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, dove l’equipe di chirurgia plastica e ricostruttiva ha eseguito un intervento ad altissima complessità su un uomo di 70 anni, colpito da un tumore squamocellulare alla guancia.

Il paziente, già sottoposto a una prima operazione in un altro ospedale, era stato dimesso senza che il tumore fosse stato completamente rimosso. La biopsia post-operatoria aveva infatti rivelato la presenza di cellule tumorali residue, rendendo necessario un secondo intervento più radicale, con l’asportazione di un’area di cute più estesa e la conseguente necessità di un complesso intervento di ricostruzione facciale.

A guidare l’operazione, durata circa 8 ore, è stato il dottor Maurizio Ressa, direttore della struttura complessa di chirurgia plastica e ricostruttiva dell’Oncologico di Bari, affiancato dai chirurghi Andrea Armenio e Sara Leuzzi. Utilizzando tecniche di microchirurgia, i medici hanno prelevato un lembo di pelle completo di vasi sanguigni dall’avambraccio del paziente e lo hanno trapiantato sulla guancia, connettendolo ai vasi del collo grazie a suture talmente fini da essere invisibili a occhio nudo.

L’intervento ha consentito di preservare nervi e ghiandole del volto, garantendo al paziente sia il recupero funzionale che un risultato estetico ottimale. Dopo pochi giorni di ricovero, l’uomo è stato dimesso e ha potuto far ritorno a casa in buone condizioni di salute.

Grande la soddisfazione del commissario straordinario Alessandro Delle Donne, che ha voluto sottolineare come questo risultato sia frutto delle competenze specialistiche acquisite sul campo e in esperienze all’estero dai chirurghi dell’Istituto. «Il prossimo passo – ha dichiarato – sarà applicare questa tecnica anche negli interventi di ricostruzione del seno, utilizzando la pelle dell’addome nei casi in cui non si possano adottare le tecniche standard».

Una pagina di eccellenza sanitaria che conferma l’Istituto Tumori barese come punto di riferimento nel Mezzogiorno per la chirurgia oncologica ad alta specializzazione.

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