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Bari
23 Luglio 2025 - 11:39
Truffe
BARI - Un’azione coordinata tra Procura e Carabinieri per fronteggiare l’ondata di truffe agli anziani, un fenomeno sempre più diffuso nel territorio barese e particolarmente insidioso per le sue vittime più fragili. È quanto emerso nel corso dell’incontro tenutosi il 23 luglio 2025 presso la Procura della Repubblica di Bari, alla presenza del Procuratore Capo Roberto Rossi, del Comandante Provinciale dell’Arma, Generale di Brigata Gianluca Trombetti, e del Comandante della Compagnia Bari Centro, Maggiore Giacomo Conte.
Le truffe agli anziani nel territorio provinciale di Bari.
Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulle strategie di prevenzione e intervento investigativo messe in campo per contrastare quello che è ormai considerato un vero allarme sociale. Le autorità hanno illustrato le azioni di sensibilizzazione già avviate, tra cui una campagna informativa diffusa con locandine e un decalogo di consigli utili pensati per aiutare gli anziani a difendersi dai tentativi di raggiro.
L’iniziativa ha coinvolto farmacie, strutture sanitarie, centri per anziani e l’Ente Nazionale Sordi, in modo da raggiungere capillarmente tutta la popolazione potenzialmente a rischio. A rafforzare l’azione preventiva anche l’utilizzo di video istituzionali e l’organizzazione di incontri pubblici, volti a consolidare il rapporto di fiducia tra i cittadini e le forze dell’ordine.
Sul fronte repressivo, i Carabinieri hanno illustrato le indagini già condotte, che hanno permesso di smantellare gruppi criminali, in alcuni casi provenienti da altre regioni, specializzati nella cosiddetta truffa del “finto maresciallo”. Le inchieste hanno fatto luce sulle dinamiche interne di vere e proprie batterie organizzate, individuando ruoli e strategie usate per ingannare le vittime, spesso selezionate tra le persone più anziane e sole.
«È fondamentale continuare a lavorare in sinergia tra Procura e forze dell’ordine – è stato ribadito nel corso dell’incontro – perché questo tipo di crimine non solo impoverisce economicamente le vittime, ma provoca anche pesanti ricadute psicologiche e un senso profondo di insicurezza personale e familiare».
L’Arma dei Carabinieri ha rinnovato il proprio appello alla popolazione: diffidare sempre da chi chiede denaro spacciandosi per appartenente alle forze dell’ordine e segnalare immediatamente ogni tentativo sospetto, contattando le Stazioni Carabinieri o utilizzando i numeri di emergenza.
L’impegno è chiaro: proteggere i più vulnerabili non è solo una priorità investigativa, ma una responsabilità civile e morale che richiede attenzione costante e partecipazione attiva da parte dell’intera comunità.
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