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Bari

Due trapianti pediatrici al Policlinico: la generosità di una famiglia salva la vita a due bambini

Prelevati i reni da un donatore 17enne: i piccoli pazienti, di 13 e 10 anni, ora sono stabili. Interventi complessi portati a termine da un’équipe multidisciplinare

Pasquale DItonno

Pasquale DItonno

BARI - Un gesto di straordinaria generosità ha permesso di salvare la vita a due bambini grazie a due delicati trapianti di rene eseguiti con successo nei giorni scorsi presso il Policlinico di Bari. Gli interventi, realizzati nelle sale operatorie del blocco Asclepios, hanno avuto come protagonisti due piccoli pazienti di 13 e 10 anni, affetti da gravi patologie renali.

I reni sono stati donati dalla famiglia di un ragazzo di 17 anni, deceduto improvvisamente. In un momento di profondo dolore, i suoi cari hanno compiuto un atto di altissimo valore umano, scegliendo di donare gli organi e permettendo così ad altri giovani di continuare a vivere.

Il primo trapianto ha riguardato un bambino di 13 anni affetto da insufficienza renale cronica causata da ipodisplasia renale bilaterale, una malformazione congenita che comprometteva gravemente lo sviluppo del piccolo. Da febbraio 2023 era sottoposto a dialisi peritoneale.

Il secondo intervento è stato eseguito su una bambina di 10 anni colpita da nefroangiosclerosi, una condizione progressiva che compromette la funzionalità renale. In questo caso il trapianto è stato effettuato in modalità pre-emptive, ovvero prima dell’inizio della dialisi, durante il trattamento conservativo avviato dall’équipe di nefrologia pediatrica dell’ospedale Giovanni XXIII, diretta dal prof. Mario Giordano e dalla dott.ssa Simona Simone.

A illustrare la complessità degli interventi è stato il prof. Pasquale Ditonno, direttore dell’unità operativa di Urologia e del Centro Trapianti di Rene del Policlinico: “Si è trattato di due trapianti molto impegnativi, sia per l’età dei piccoli riceventi sia per le difficoltà tecniche legate alla chirurgia pediatrica. Fortunatamente tutto si è svolto senza complicazioni e il decorso post-operatorio è regolare”.

Commosso il commento del prof. Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro regionale trapianti: “Donare gli organi in un momento tanto drammatico è un gesto di immensa umanità. La famiglia di questo ragazzo ha trasformato una tragedia in un dono di vita, offrendo una nuova speranza a due bambini. È grazie a decisioni così coraggiose che possiamo continuare a garantire cure salvavita e restituire un futuro a chi lo aveva perso. A loro va la nostra profonda gratitudine”.

Attualmente, entrambi i bambini presentano buoni parametri di diuresi e un progressivo miglioramento della funzionalità renale, con condizioni cliniche stabili.

A rendere possibile questo straordinario risultato è stata una squadra multidisciplinare altamente specializzata, composta dai chirurghi urologi Pasquale Ditonno, Antonio Vavallo, Marco Spilotros, Carlos Miacola e Flavio Tanese, coadiuvati dal team anestesiologico composto dalla dott.ssa Marina Lorusso, dalla dott.ssa Daniela Neri e dalla dott.ssa Anna Riefolo.

Un esempio concreto di come la competenza medica, la sinergia tra le strutture sanitarie e il gesto altruista di una famiglia possano fare la differenza tra la vita e la morte. In una regione dove la cultura della donazione continua a crescere, il caso del Policlinico di Bari rappresenta un segnale positivo e carico di speranza.

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