L’attività ispettiva ha fatto emergere una lunga serie di irregolarità, che hanno comportato sequestri di alimenti, sospensioni immediate delle attività e sanzioni economiche per diverse migliaia di euro. Gli accertamenti si sono concentrati su conservazione degli alimenti, tracciabilità delle materie prime e conformità alle norme HACCP, oltre che sullo stato igienico-strutturale dei locali e sulle autorizzazioni sanitarie.
In particolare, in due strutture alberghiere della provincia, i militari hanno sequestrato circa 600 chilogrammi tra preparati gastronomici, prodotti ittici e carni congelate, conservati in modo non conforme alle procedure di autocontrollo e privi delle indicazioni necessarie alla tracciabilità.
In una pizzeria e in un agriturismo, sono stati sequestrati altri 100 chilogrammi di alimenti sottoposti ad abbattimento termico senza il rispetto delle procedure previste. La mancanza di un piano HACCP efficace ha determinato il blocco immediato delle derrate alimentari ritenute a rischio.
Ancora più gravi le situazioni riscontrate in un bar annesso a una stazione di servizio e in un pub-pizzeria, dove i carabinieri hanno documentato condizioni igienico-sanitarie inaccettabili e irregolarità autorizzative tali da imporre la sospensione immediata delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, misura adottata dall’autorità competente fino alla risoluzione completa delle criticità.
Non meno allarmante quanto accertato in un campeggio, dove gli operatori hanno rilevato l’utilizzo non autorizzato di acqua prelevata da un pozzo artesiano al posto della prescritta acqua potabile. Anche in questo caso, è stata disposta la sospensione dell’attività di ristorazione.
Il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ASL di Taranto ha inoltre deciso la chiusura di quattro locali adibiti a deposito alimentare, al servizio di un agriturismo, di una pizzeria e di due bar, poiché non erano stati regolarmente segnalati tramite SCIA sanitaria e versavano in condizioni igieniche ritenute inadeguate.
Al termine delle operazioni, sono state contestate violazioni amministrative a carico dei gestori per importi complessivi di alcune migliaia di euro, a conferma della gravità delle inosservanze riscontrate.
L’obiettivo dei Carabinieri del NAS è quello di tutelare la salute pubblica, con un’attenzione particolare nei periodi di maggiore afflusso turistico, quando il carico sui servizi e sulle strutture ricettive aumenta e con esso il rischio di pratiche scorrette.
Le ispezioni proseguiranno anche nelle prossime settimane, in tutta la provincia jonica, con controlli mirati per garantire standard di sicurezza alimentare adeguati e per rafforzare la fiducia dei cittadini e dei turisti in una rete di ristorazione che, in troppe occasioni, continua a rivelare criticità profonde.