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Nessun Dorma 2025: Trani accoglie l’aurora con musica e incanto

Sul molo San Nicola, il concerto all’alba trasforma la città in una cattedrale sonora: pianoforti, poesia e luce per una notte da sogno

Nessun Dorma 2025 a Trani - foto di Luciano Zitoli

Nessun Dorma 2025 a Trani - foto di Luciano Zitoli

Nessun Dorma 2025 a Trani - video Luciano Zitoli

TRANI - All’alba di sabato 19 luglio, il tempo si è fermato a Trani. Come un respiro sospeso, il mare ha accolto la terza edizione di “Nessun Dorma”, il concerto all’alba che ha riscritto la grammatica dell’ascolto. Il Molo San Nicola - Faro Verde si è trasformato in un luogo sacro, dove due pianoforti grancoda da teatro hanno galleggiato sul silenzio, rivelando il segreto della luce nascente.

Protagonisti della notte sono stati Alfonso Soldano e Giuseppe Greco, il Duo Alborada, interpreti affermati e ambasciatori della Puglia musicale, che hanno dato vita a un viaggio sonoro capace di dilatare il tempo. Le loro venti dita, sciolte dalla gravità, hanno percorso paesaggi sonori ed emotivi, tracciando un sentiero ideale dal buio alla luce. Ogni nota è diventata luce, ogni pausa è diventata tempo, in un solo respiro condiviso.

Accanto alla musica, la parola. L’attore e regista Vito Lopriore, con la sua voce fuori campo intensa e misurata, ha accompagnato l’ascolto come uno spirito guida, cucendo le emozioni con i testi poetici scritti da Simona Voglino, piccoli cammei incastonati nella partitura musicale.

Il programma ha viaggiato tra cinema, letteratura e sinestesia, con brani da Orff a Puccini, passando per Debussy, Rachmaninov, Williams, Horner e Horner, fino al gran finale, il celebre “Nessun Dorma” dalla Turandot, eseguito nel preciso istante in cui il sole ha toccato l’orizzonte. Un’apoteosi di suono e luce. Il mare sembrava applaudire.

Il concerto non è stato solo esecuzione musicale, ma un’esperienza immersiva e totalizzante. Il sipario si è aperto con l’imponente “O Fortuna” di Orff, poi l’“Aquarium” di Saint-Saëns, “Hedwig’s Theme” di John Williams, e ancora “Le Culle” di Fauré, la “Danza Macabra”, le visioni di Yoshimatsu, il romanticismo del “Lago dei Cigni”, l’epicità del “Signore degli Anelli”. All’alba, è stato l’“Andante” di Rachmaninov a segnare il passaggio di soglia, seguito dalle “Feste” di Debussy, “Braveheart”, e le rielaborazioni Disney di Soldano. Il valzer della “Bella Addormentata” ha preceduto il gran finale. E dopo l’ovazione, il bis, per prolungare l’incantesimo.

“Nessun Dorma 2025” ha fatto registrare il tutto esaurito, confermandosi evento-culto dell’estate pugliese, riconosciuto dal Ministero della Cultura e sostenuto dal contributo triennale FUS. La Fondazione Aldo Ciccolini ETS, con la presidenza di Elisabetta Papagni e la direzione artistica del maestro Alfonso Soldano, in collaborazione con il Palazzo delle Arti Beltrani diretto da Niki Battaglia, ha firmato un evento di grande respiro, modello di esportazione “Made in Italy” presentato anche in Senato.

Madrina istituzionale della serata è stata Viviana Matrangola, assessora regionale alla Cultura e Legalità. Tra le autorità presenti anche il sindaco di Trani Amedeo Bottaro, l’assessora ai Trasporti Debora Ciliento, la consigliera regionale Grazia Di Bari, il comandante provinciale dei Carabinieri Massimiliano Galasso, e il presidente onorario della Fondazione Antonio Giorgino.

Nessun Dorma 2025 a Trani - foto di Luciano Zitoli

L’evento è stato sostenuto dalla Città di Trani, con i patrocini della Regione Puglia, Puglia Promozione, Provincia di Barletta-Andria-Trani, Touring Club Italiano e altri enti culturali. Fondamentale anche il contributo degli sponsor, tra cui Fondazione Megamark, Cantine Torrevento, Universo Salute, Secondulfo, Nugnes, Corteinfiore, e molti altri. A completare l’esperienza, le degustazioni del Bar Europa, che hanno accompagnato il pubblico nel passaggio dal buio alla luce.

In un tempo spesso dominato da rumori e distrazioni, Trani ha scelto di offrire silenzio, ascolto, bellezza. “Nessun Dorma” si è confermato rituale collettivo e preghiera laica, un omaggio alla pace in un Mediterraneo che sogna. Un evento capace di far risuonare l’anima. E di ricordarci che la luce, a volte, nasce anche da una nota sospesa.

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