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Taranto
20 Luglio 2025 - 06:47
Il rendering di un maxi-schermo sotto la tettoia dello Iacovone di Taranto
TARANTO - I Giochi del Mediterraneo 2026 sono sempre più vicini e a Taranto si lavora senza sosta per trasformare lo stadio Iacovone in una struttura moderna e tecnologicamente avanzata. Il Commissario straordinario Massimo Ferrarese, che guida l’organizzazione dell’evento, nelle scorse ore ha dato il via libera a due interventi migliorativi destinati a lasciare un segno duraturo nell’impiantistica comunale.
La prima novità riguarda l’installazione di due maxi-schermi ad alta definizione, che verranno montati sotto la copertura dello stadio e sopra la zona spettatori, per offrire un’esperienza visiva all’altezza dei grandi eventi internazionali. Si tratta di schermi ciascuno della dimensione di 20 metri per 10 (con una superficie totale di 200metri quadri ciascuno). L’impresa Seli di Monza, già impegnata nella trasformazione dello Iacovone, ha ricevuto l’autorizzazione a trattare direttamente con due aziende leader nel settore, con un investimento previsto tra 600 e 800 mila euro.
Ma non è tutto. Ferrarese ha anche deciso di potenziare il progetto originario per l’illuminazione dell’intero impianto, optando per l’acquisto e l’installazione di lumen ad altissima qualità, dello stesso tipo utilizzato negli stadi di Serie A. Una scelta che punta a garantire uno standard visivo allineato alle richieste della FIGC e alle esigenze delle riprese televisive di alto livello, a partire dalla cerimonia inaugurale dei Giochi.
Il salto di qualità rispetto alla Serie B è evidente anche nei numeri. Per raggiungere gli standard richiesti, sarà necessario aumentare di oltre 3 milioni di lumen la capacità illuminante del campo, con un sistema più potente, efficiente e uniforme. Il risultato sarà una visibilità ottimale sia per il pubblico presente sugli spalti sia per chi seguirà le gare in diretta da casa.
Non si tratta solo di prepararsi a ospitare una manifestazione sportiva continentale. Questi interventi proiettano Taranto nel circuito delle grandi arene italiane, con un impianto da oltre 20 mila posti capace di accogliere, anche dopo i Giochi, incontri delle nazionali, eventi internazionali e grandi produzioni televisive. Il nuovo Iacovone si candida così a diventare una delle strutture più moderne e attrattive del Paese, punto di riferimento per lo sport e lo spettacolo.
E per fortuna – almeno per ora – l’Italia è ancora immune alla moda americana della “Kiss Cam”. Un sollievo, considerando la recente disavventura della coppia ripresa durante un concerto dei Coldplay: abbracci rubati, relazioni scoperte in diretta, due licenziamenti e altrettanti divorzi imminenti. Al nuovo Iacovone, insomma, si potrà andare a cuore leggero… almeno fuori dal campo.
Il rendering di un maxi-schermo sotto la tettoia dello Iacovone di Taranto
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