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Taranto

Ex Ilva, tre giorni di assemblee con i lavoratori: i sindacati pronti alla mobilitazione

Fim, Fiom e Uilm incontrano gli operai per definire le rivendicazioni ambientali, occupazionali e industriali. Il documento sarà presentato il 25 luglio al Consiglio di fabbrica, con l’invito alle istituzioni firmatarie dell’Accordo di Programma

Operai dell'ex Ilva

Operai dell'ex Ilva (foto d'archivio)

TARANTO - Prende forma il percorso di mobilitazione dei sindacati metalmeccanici in vista dell'avvio della decarbonizzazione dell’ex Ilva. Le segreterie e le Rsu di Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato tre giornate di assemblee con i lavoratori in programma per il 22, 23 e 24 luglio all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto. L’obiettivo è definire una piattaforma rivendicativa condivisa, che affronti le principali questioni aperte: ambiente, occupazione, salute e prospettive industriali.

I contenuti elaborati nel confronto con gli operai saranno poi ufficializzati e discussi nel corso del Consiglio di fabbrica previsto per il 25 luglio, a partire dalle 8.30, sempre all’interno del sito produttivo tarantino. A quell’incontro i sindacati hanno invitato formalmente le istituzioni territoriali che, in base alle competenze, saranno chiamate a sottoscrivere l’Accordo di Programma per il futuro del polo siderurgico.

Tra i destinatari dell’invito figurano il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Taranto Gianfranco Palmisano, il sindaco di Taranto Piero Bitetti e il primo cittadino di Statte Fabio Spada. La presenza delle istituzioni, spiegano i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, è ritenuta fondamentale per garantire un reale coinvolgimento del territorio nella definizione delle scelte strategiche.

«È il momento di rivendicare un protagonismo territoriale nelle decisioni sul futuro dell’ex Ilva – affermano i sindacati –. Bisogna accelerare sul percorso di decarbonizzazione degli impianti e sulla transizione ecologica, senza compromettere la tenuta occupazionale dei lavoratori diretti, di quelli in capo a Ilva in amministrazione straordinaria e degli addetti agli appalti».

Le assemblee, ribadiscono i sindacati, non saranno solo occasione di ascolto ma uno strumento attivo di proposta e mobilitazione, in vista di una trasformazione profonda del sito siderurgico e del suo impatto su salute, ambiente e lavoro.

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