TARANTO - Un ospedale che si candida a diventare un modello sanitario e universitario unico in Italia, con 723 posti letto, reparti specialistici finora assenti in provincia, tecnologie d’avanguardia e un polo didattico in grado di attrarre professionisti da tutta Europa. È questa l’identità del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto, al centro di un sopralluogo effettuato questa mattina dai consiglieri regionali Marco Galante (M5S), Renato Perrini, Vincenzo Di Gregorio e Michele Mazzarano.
“La visita – ha dichiarato Galante – è servita a verificare lo stato di avanzamento dei lavori, ormai completati al 98%, e ad avere informazioni dettagliate su macchinari e tecnologie che renderanno il San Cataldo un punto di riferimento nazionale ed europeo nella sanità pubblica.”
Tra le novità più rilevanti, l’attivazione di reparti fino ad oggi assenti a Taranto, come cardiochirurgia, neuropsichiatria infantile, e la riabilitazione cardiologica e neurologica. Ma il vero fiore all’occhiello sarà il polo universitario interno alla struttura, finanziato con 28 milioni di euro, pensato per garantire alta formazione medica e trattenere i giovani talenti sul territorio.
“Per Taranto – ha aggiunto Galante – la facoltà di medicina è vitale, e chiediamo chiarezza assoluta: i fondi regionali stanziati ammontano a 58 milioni, ma i concorsi per completare le clinicizzazioni non sono ancora partiti.”
Durante il sopralluogo, è stato evidenziato anche l’alto livello di progettazione antisismica della struttura, visibile nei sotterranei dell’edificio. Per quanto riguarda il personale, si prevede l’impiego di circa 1300 unità tra dirigenti medici e comparto sanitario, oltre a 530 operatori di SanitaService. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha già inviato una richiesta al Ministero per ottenere una deroga ai tetti di spesa e procedere con le assunzioni necessarie.
Il cronoprogramma, al momento, resta confermato: a maggio 2026 il San Cataldo potrà accogliere il primo paziente. “Continueremo a monitorare l’avanzamento dei lavori con verifiche periodiche in commissione – ha concluso Galante –. La città merita un policlinico moderno, e una facoltà di medicina in grado di formare professionisti che restino a Taranto. La riconversione economica passa anche da qui: dalla formazione dei nostri giovani.”
"Non ho mai messo in dubbio l’operatività e l’efficienza di chi doveva occuparsi della struttura del nuovo ospedale di Taranto, San Cataldo, e oggi ne ho avuto la conferma. Il sopralluogo è servito proprio a confermare che l’opera è stata realizzata in maniera ottimale sia nella struttura sia negli spazi interni ed esterni. E, aggiungo, da operatore del settore, anche nei tempi che sarebbero stati necessari per realizzare un simile ospedale: appunto una decina d’anni. Quello sul quale ho sempre polemizzato sono le continue strumentalizzazioni politico/elettorale fatta dal centrosinistra a tutti i livelli: ogni campagna elettorale degli ultimi anni aveva ‘la posa della prima pietra’", ha aggiunto il Consigliere di Fratelli d'Italia Renato Perrini..
"Non solo - ha concluso -, una delle mancanze e sul quale davvero la Regione Puglia è imperdonabile è quella di avere avviato tardi la programmazione sanitaria, per cui a opera completata (i muri per intenderci ) è difficile davvero prevedere quando il paziente numero zero riuscirà ad essere ricoverato al San Cataldo. Questo perché solo da poco meno di due anni si sta mettendo mano alle gare per le macchine diagnostiche e arredi, ma anche a tutti i servizi. Ma soprattutto è ancora carente il quadro degli operatori sanitari che dovranno trasferirsi nel nuovo ospedale. Un’organizzazione complessa resa più difficile dalla carenza di medici e infermieri per questo è indispensabile mettersi subito al lavoro".