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Taranto

Cittadella della Carità, la Cgil denuncia il silenzio sul piano industriale

A pochi giorni dalla scadenza imposta dal Tribunale, il sindacato accusa la Fondazione di mancanza di trasparenza e lancia l’allarme sulle condizioni di lavoro e sul futuro di 160 operatori

L'esterno della Cittadella della Carità (foto d'archivio)

L'esterno della Cittadella della Carità (foto d'archivio)

TARANTO - Mancano pochi giorni alla scadenza fissata dal Tribunale di Taranto, prevista per il 28 luglio, per la presentazione del piano industriale della Fondazione Cittadella della Carità. Eppure, secondo la Fp Cgil Taranto, tutto tace. Nessuna informazione è stata fornita ai sindacati, nessun confronto è stato avviato con i rappresentanti dei lavoratori.

Una situazione definita gravissima dal sindacato, che accusa la Fondazione di totale mancanza di trasparenza, impedendo qualsiasi valutazione sulle prospettive occupazionali e strategiche della struttura sanitaria, da anni punto di riferimento per l’assistenza sul territorio.

“Nonostante i pagamenti siano stati regolarizzati, le condizioni di lavoro si sono aggravate”, denuncia la Fp Cgil. Negli ultimi mesi, la mancata sostituzione di circa 20 unità di personale ha determinato un netto peggioramento dell’organizzazione interna, con conseguenze pesanti sia per i dipendenti sia per la qualità delle prestazioni erogate alla cittadinanza.

Secondo il sindacato, non può esistere un vero risanamento economico se il prezzo da pagare ricade esclusivamente sui lavoratori e sui pazienti. La riduzione del personale ha infatti generato sovraccarichi insostenibili, mettendo a rischio la continuità dei servizi sanitari e assistenziali.

Per queste ragioni, la Fp Cgil chiede l’immediata convocazione di un tavolo in sede Sepac, al fine di fare chiarezza sui contenuti del piano industriale, discutere delle ricadute occupazionali e affrontare in modo concreto i temi legati alla tutela del lavoro e alla qualità dei servizi.

La vertenza riguarda da vicino 160 lavoratrici e lavoratori, ma anche l’intero sistema della sanità territoriale, che rischia di subire un ulteriore colpo se non verranno garantite certezze e tutele.

“Il silenzio della Fondazione non è più tollerabile”, concludono Franco Di Pilato, rappresentante sindacale interno, e Cosimo Sardelli, segretario generale della Fp Cgil Taranto, firmatari della nota. Ora la richiesta è chiara: trasparenza, confronto e risposte immediate, prima che la scadenza del 28 luglio arrivi nel più assoluto vuoto di comunicazione.

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