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Bari

Allarme sicurezza nella città metropolitana: servono più agenti e telecamere

Criminalità diffusa, baby gang, droga e carenza di controlli nelle ore notturne al centro del vertice in Prefettura. I sindaci chiedono una riforma urgente della Polizia Locale

La Prefettura di Bari

La Prefettura di Bari

BARI - Si è tenuto giovedì mattina, presso la Prefettura di Bari, un vertice straordinario del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. L’incontro, presieduto dal prefetto Francesco Russo, ha visto la partecipazione dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, del sindaco di Bari Vito Leccese e dei primi cittadini di tutti i Comuni della Città Metropolitana.

L’attenzione si è concentrata su una serie di criticità legate alla sicurezza urbana, che coinvolgono non solo il capoluogo ma l’intero territorio metropolitano. Preoccupano in particolare i ripetuti atti di danneggiamento ai bancomat, il dilagare dello spaccio di crack ed eroina, e il crescente fenomeno della movida violenta in aree sensibili come il centro storico, le stazioni ferroviarie e le piazze cittadine, spesso teatro di azioni criminali da parte di bande, anche composte da minorenni.

Nel corso della riunione è stata esaminata l’evoluzione della criminalità diffusa, con un focus su furti d’auto e intrusioni nelle abitazioni private. Nonostante l’attività incessante delle forze di polizia, è emersa una grave carenza di controllo nelle ore notturne, aggravata dalla riduzione dell’organico della Polizia Locale, impossibilitata a garantire servizi aggiuntivi.

Di fronte a questa emergenza, il prefetto Russo ha accolto le richieste avanzate dal sindaco Leccese e dagli altri primi cittadini: una riforma nazionale della Polizia Locale, da troppo tempo ferma nei passaggi parlamentari, che consenta una piena equiparazione con le altre forze dell’ordine, ampliando i poteri operativi e le tutele per gli agenti.

I sindaci hanno inoltre sollecitato procedure più snelle per il reclutamento di nuovi agenti, invocando l’impiego di risorse economiche dedicate, parallele a quelle previste per le assunzioni ordinarie. L’obiettivo è colmare le lacune degli organici e assicurare una presenza più incisiva della polizia municipale sul territorio.

Nel concludere i lavori, il prefetto ha invitato tutte le amministrazioni comunali a potenziare la rete di videosorveglianza e a dotarsi di Regolamenti di Polizia Urbana aggiornati alla legge 48 del 2018, che assegna nuovi poteri in materia di sicurezza urbana ai sindaci. In questo contesto, il Comune di Corato – rappresentato al tavolo dal vicesindaco Beniamino Marcone e dalla vicecomandante della Polizia Locale Sara Rosito – è stato indicato come esempio virtuoso per aver già adottato un regolamento pienamente conforme alla normativa vigente.

Il vertice in Prefettura ha così tracciato un quadro chiaro: la sicurezza urbana richiede risposte immediate, risorse straordinarie e un coordinamento serrato tra istituzioni locali e governo centrale.

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