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Catturato in Ungheria per traffico di droga: 40enne sospettato anche di un omicidio mafioso a Barletta

È stato bloccato a Roske su un autobus di linea. A suo carico un mandato d’arresto europeo emesso dal gip di Trani per il possesso di 24 chili di cocaina

Il Tribunale di Trani

Il Tribunale di Trani

BARLETTA - Era ricercato da mesi in ambito internazionale e su di lui pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani. È stato localizzato e arrestato a Roske, in Ungheria, mentre viaggiava a bordo di un autobus diretto verso il confine con la Serbia. Si tratta di K.I., 40enne di origine albanese, residente a Barletta, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, ora accusato di detenzione in concorso di oltre 24 chili di cocaina.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Trani, a seguito delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotte dal Centro Operativo DIA di Bari tra novembre e dicembre 2024. L’operazione, che ha coinvolto anche la Squadra Mobile di Andria e il Commissariato di Barletta, ha portato all’arresto in flagranza di due cittadini italiani e al sequestro di oltre 11 chilogrammi di droga, nascosti all’interno di un box nella zona artigianale di Barletta.

Secondo quanto ricostruito durante la fase investigativa, il cittadino albanese sarebbe stato coinvolto in almeno due occasioni diverse nel trasporto e nella custodia dello stupefacente, confezionato in 24 panetti, come documentato nei sequestri convalidati dalla magistratura tranese. Le responsabilità dell’indagato, al momento supportate da intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi di pedinamento, dovranno ora essere sottoposte alla valutazione dibattimentale con il contraddittorio delle difese.

Dal 27 aprile 2025, l’uomo era irreperibile sul territorio italiano. Ricercato anche in Albania con il coordinamento dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana, è stato infine fermato in territorio ungherese grazie al lavoro congiunto delle autorità locali, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della DIA di Bari. Scortato a bordo di un volo da Budapest a Roma Fiumicino, K.I. è stato condotto presso la Casa Circondariale di Rebibbia, dopo la notifica del provvedimento da parte della Polizia di Frontiera.

A carico del 40enne, tuttavia, non pende solo l’accusa di traffico di droga. Il gip di Trani, nell’ordinanza di custodia cautelare, ha evidenziato anche che l’uomo risulta indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari per l’omicidio aggravato dal metodo mafioso di Francesco Diviesti, scomparso a Barletta il 25 aprile 2025. Le indagini sulla sparizione sono affidate al Centro Operativo DIA di Bari e alla Squadra Mobile di Andria, che sospettano un coinvolgimento di K.I. nel delitto.

L’arresto rappresenta un passaggio cruciale in un’inchiesta ad alto impatto criminale, che intreccia il traffico internazionale di stupefacenti e l’ipotesi di omicidio con finalità mafiose. La Procura di Trani, nel richiedere il mandato europeo, ha motivato la misura con la necessità di prevenire la fuga dell’indagato e l’aggravarsi della sua posizione nell’ambito di più procedimenti penali in corso.

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