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Andria

Tragedia ferroviaria, il dolore per i 23 morti. Alla Camera il ricordo di Mariangela Matera

La deputata andriese di Fratelli d’Italia: “Sono passati 9 anni, il dolore resta. Investire sulla sicurezza per non dimenticare”

L'intervento in aula di Mariangela Matera

L'intervento in aula di Mariangela Matera

ANDRIA - Un dolore che non si spegne, un anniversario che continua a segnare la memoria collettiva di un’intera regione. A 9 anni dalla tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016 avvenuta lungo la tratta Andria-Corato, la deputata andriese di Fratelli d’Italia Mariangela Matera ha voluto ricordare le 23 vittime dell’incidente con un intervento alla Camera dei Deputati, tenuto nel pomeriggio di ieri.

“Come ogni anno – ha dichiarato Matera – rinnovo il mio più sincero cordoglio alle famiglie colpite da quel disastro. Il ricordo deve restare vivo, come monito e responsabilità per il futuro”. La parlamentare ha rievocato con parole toccanti il dramma di quel giorno d’estate, quando due convogli si scontrarono frontalmente lungo una linea a binario unico, in uno dei più gravi incidenti ferroviari della storia recente italiana.

“Sono trascorsi 9 anni, ma il dolore resta intatto – ha proseguito –. Quel 12 luglio persero la vita studenti, lavoratori, madri, padri, figli. Persone comuni che non fecero ritorno a casa. È una ferita profonda che segna ancora oggi la nostra comunità”. Matera ha poi espresso la propria vicinanza ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti, a chi da allora convive con un vuoto che non può essere colmato.

L’intervento si è chiuso con un ringraziamento rivolto a quanti, in quelle ore drammatiche, prestarono soccorso sul luogo del disastro. “Alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai volontari va il nostro grazie più sentito per l’impegno e la professionalità dimostrati. In quella tragedia abbiamo compreso, nel modo più crudele, quanto sia fondamentale investire seriamente nella sicurezza del trasporto ferroviario”, ha concluso.

A 9 anni dall’incidente, il ricordo delle vittime resta una responsabilità morale e civile per tutti. La voce di chi rappresenta il territorio in Parlamento si unisce così a quella di una comunità che chiede memoria, giustizia e sicurezza.

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