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Taranto

Ex Ilva, nel piano del Governo tre forni elettrici e fino a 8 milioni di tonnellate annue

La bozza del Piano di Decarbonizzazione inviata ai sindacati: previsti nuovi impianti a Taranto e Genova per garantire continuità produttiva e occupazione

Ex Ilva al bivio

Ex Ilva al bivio

TARANTO - Otto milioni di tonnellate annue di acciaio per assicurare continuità produttiva, difesa dell’occupazione e competitività sui mercati nazionali ed europei. Questo l’obiettivo strategico delineato nella bozza del Piano di Decarbonizzazione trasmessa dal Governo ai sindacati, in vista del confronto convocato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

Secondo quanto previsto dal documento, il fulcro del progetto sarà il sito di Taranto, dove è pianificata la costruzione di tre forni elettrici in grado di garantire una capacità produttiva complessiva di 6 milioni di tonnellate all’anno. A questi si aggiungerà un quarto forno elettrico nello stabilimento di Genova, destinato a produrre circa 2 milioni di tonnellate annue.

La transizione verso una produzione più sostenibile sarà sostenuta anche dalla realizzazione di un massimo di quattro impianti per il preridotto (DRI), componente fondamentale per alimentare i nuovi forni elettrici nei due stabilimenti.

Il piano, che punta a coniugare innovazione industriale e sostenibilità ambientale, si inserisce in un momento cruciale per il rilancio del comparto siderurgico nazionale, con Taranto al centro di una strategia industriale orientata alla decarbonizzazione e alla salvaguardia dei posti di lavoro.

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