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Bari

Centrodestra all’attacco: “Giunta Emiliano paralizzata, chiederemo la sfiducia in aula”

Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e La Puglia Domani uniti contro il governo regionale: “Maggioranza finita, Consiglio in stallo da oltre un anno. È il momento della verità”

La sede del Consiglio regionale pugliese

La sede del Consiglio regionale pugliese

BARI - "La Giunta Emiliano è politicamente al capolinea". A quattro mesi dalla conclusione della legislatura, i gruppi regionali del centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e La Puglia Domani – firmano un duro comunicato congiunto che segna l’avvio di una nuova fase dello scontro politico in Consiglio regionale.

Secondo le opposizioni, l’attuale esecutivo sarebbe ormai privo di guida, senza numeri e incapace di affrontare l’agenda legislativa, tanto che nell’ultimo anno e mezzo solo due leggi sono state approvate, a fronte di numerose sedute saltate per mancanza del numero legale. Una paralisi che, per il centrodestra, non può più essere ignorata.

“Questa maggioranza è divisa e inerte, priva di legittimità politica,” si legge nella nota. Per questo motivo, i gruppi d’opposizione annunciano l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia nel primo Consiglio utile, chiedendone la calendarizzazione immediata. L’obiettivo, spiegano, è aprire un confronto pubblico per mettere a nudo le responsabilità dell’amministrazione Emiliano, settore per settore.

Sanità, agricoltura, trasporti, rifiuti, lavoro: per il centrodestra la Puglia è ferma, impantanata nei proclami e nelle promesse disattese. Il Consiglio regionale, sostengono, ha perso ogni credibilità a causa di un governo che non riesce più a garantire nemmeno le condizioni minime per il dibattito democratico.

A fronte di ciò, le forze di opposizione rilanciano le proprie priorità programmatiche per l’ultima parte della legislatura. Tra i punti evidenziati: la riduzione delle liste d’attesa sanitarie, la definizione di interventi strutturali per il rilancio dell’agricoltura e la revisione del tributo 630, considerato una grave penalizzazione per molti pugliesi.

Particolare rilievo viene dato alla proposta di una legge “antitrasformismo”, già depositata da Fratelli d’Italia e Lega, per contrastare il fenomeno dei cambi di schieramento durante la legislatura. Per il centrodestra, questo meccanismo ha svuotato di significato il mandato elettorale e tenuto in piedi una maggioranza priva di coerenza politica.

“Noi continuiamo a lavorare per la Puglia con serietà e visione,” ribadiscono i firmatari del comunicato. E concludono: “Emiliano non governa più, ma non ha il coraggio di dimettersi. Saremo noi a prenderne atto, nel nome della trasparenza e del rispetto verso i cittadini pugliesi.”

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