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L'iniziativa

Vertice sul futuro del mar Adriatico, l’Italia guida la svolta sulla Blue Economy

Il 15 luglio ministri di Italia, Albania, Croazia, Montenegro e Slovenia al lavoro su un nuovo modello di gestione condivisa per pesca e acquacoltura

Un peschereccio di Bisceglie - archivio

Un peschereccio - archivio

ANCONA – Una nuova alleanza per il futuro sostenibile dell’Adriatico si prepara a prendere forma il prossimo 15 luglio ad Ancona, dove i ministri di Albania, Croazia, Montenegro e Slovenia, insieme al ministro italiano Francesco Lollobrigida, al sottosegretario Giacomo La Pietra e ai vertici delle amministrazioni competenti, si incontreranno per definire una strategia comune sulla Blue Economy.

L’appuntamento, di alto profilo politico, punta a segnare una svolta nella gestione integrata del bacino adriatico, attraverso una cooperazione rafforzata che tenga conto delle sfide ambientali, sociali ed economiche che gravano sulle comunità costiere.

Nel mirino del summit non c’è solo la questione dello sforzo di pesca – spesso oggetto di misure restrittive imposte dall’Europa – ma anche l’urgenza di rivedere i modelli di gestione tenendo conto di fattori climatici, come il riscaldamento delle acque e l’innalzamento del livello del mare, che stanno modificando in profondità la biodiversità e la produttività degli stock ittici.

Secondo i promotori, limitare le giornate di pesca senza tener conto della diminuzione delle flotte pescherecce e delle mutate condizioni ambientali rischia di danneggiare gravemente l’autosufficienza alimentare dell’area e di accentuare la dipendenza dalle importazioni, con effetti devastanti sul piano occupazionale e sociale.

Uno dei temi più urgenti sarà anche quello dell’acquacoltura, e in particolare della molluschicoltura, sempre più colpita dagli effetti del cambiamento climatico e dall’arrivo di specie aliene invasive come il granchio blu, che stanno alterando gli equilibri produttivi e ambientali. I ministri cercheranno di concordare interventi immediati per sostenere un settore cruciale dell’economia blu adriatica.

L’obiettivo finale è chiaro: costruire un fronte comune nei negoziati europei e mediterranei, capace di influenzare le future scelte politiche in seno alla Commissione europea e alla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM). Le delegazioni lavoreranno per definire azioni coordinate, capaci di coniugare tutela ambientale e sviluppo economico.

Il vertice sarà anche un banco di prova per rafforzare la cooperazione tra i Paesi adriatici, promuovendo un modello condiviso di gestione delle risorse marine. La sfida è trasformare l’Adriatico in un esempio virtuoso di sostenibilità e prosperità, dimostrando che la politica concertata e lungimirante può rappresentare la risposta concreta alle crisi ambientali e produttive in atto.

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