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Bari

Caldo estremo, la Puglia tutela i rider: consegne sospese in caso di allerta

Per la prima volta in Italia una Regione equipara i diritti dei fattorini a quelli dei braccianti agricoli o dei lavoratori edili. Domenico De Santis: “Una scelta giusta e coraggiosa, dalla parte della dignità”

Un Rider

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BARI - In un’estate segnata da temperature che sfiorano i 40 gradi, arriva dalla Regione Puglia una decisione senza precedenti in Italia: i rider avranno le stesse tutele dei lavoratori agricoli ed edili in caso di caldo estremo. È quanto stabilito dalla nuova ordinanza regionale, che dispone la sospensione delle consegne durante le allerte climatiche e introduce obblighi di controllo per le piattaforme di delivery.

A darne notizia è Domenico De Santis, segretario regionale del Partito Democratico della Puglia, che ha ringraziato il presidente Michele Emiliano per aver accolto la proposta avanzata dai Giovani Democratici, i primi a sollevare il problema.

“Fino a oggi – dichiara De Santis – i rider hanno pedalato nel silenzio istituzionale, esposti al sole e allo sfruttamento. Ma questa ordinanza cambia tutto. Non si tratta solo di una tutela sanitaria: è un atto di giustizia e di riconoscimento per chi ogni giorno lavora nelle condizioni più difficili, spesso invisibile agli occhi dello Stato”.

La norma, che per la prima volta in Italia equipara i fattorini ai braccianti agricoli nei protocolli anti-caldo, impone uno stop alle consegne durante le allerte, responsabilizza direttamente le aziende e affida agli enti pubblici il controllo sull’applicazione delle nuove regole.

Per De Santis è un cambio di paradigma che guarda al futuro: “Nel 2025 non possiamo più accettare che si venga pagati a cottimo rischiando la salute. Nessun bonus potrà mai compensare l’assenza di protezione. Questa è una risposta concreta a chi lavora sotto il sole senza diritti”.

Il segretario regionale del PD ha definito l’ordinanza “una scelta dalla parte giusta”, perché colma un vuoto normativo e restituisce dignità a una categoria troppo a lungo ignorata. “Il cambiamento climatico è la quotidianità per chi lavora all’aperto – ha aggiunto – e se non siamo in grado di tutelare i più esposti, allora stiamo sbagliando tutto. Ma oggi la Puglia dimostra che cambiare è possibile”.

Il provvedimento rappresenta un modello di intervento che potrebbe fare scuola anche a livello nazionale, dimostrando che le istituzioni possono e devono intervenire per affermare diritti reali e concreti.

La Puglia rompe l’indifferenza che ha circondato per troppo tempo il mondo dei rider e lo fa con una norma semplice, ma rivoluzionaria”, ha concluso De Santis.

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