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Taranto

Strada Statale 100, bocciato lo stanziamento: 13 morti in un anno, ma i fondi non arrivano

Il deputato Ubaldo Pagano accusa la maggioranza dopo il no all’ordine del giorno: “Sicurezza ignorata, si preferisce finanziare il Ponte sullo Stretto. Una scelta politica grave”

Statale 100 - archivio

Statale 100 - archivio

TARANTO - Ancora una porta chiusa sulla sicurezza della Strada Statale 100, l’arteria che collega ogni giorno l’area metropolitana di Bari alla provincia di Taranto, percorsa da migliaia di pendolari, mezzi pesanti e lavoratori. A denunciare l’ennesimo stop è il deputato pugliese del Partito Democratico, Ubaldo Pagano, dopo che la maggioranza alla Camera ha respinto il suo ordine del giorno che chiedeva lo stanziamento di 260 milioni di euro per mettere in sicurezza il tratto compreso tra San Basilio e Palagiano.

“Ho chiesto una cosa tanto semplice quanto urgente – ha spiegato Pagano – ovvero garantire le risorse necessarie per sistemare uno dei tratti stradali più pericolosi del Sud. Solo lo scorso anno, su quella strada hanno perso la vita 13 persone. È una strage silenziosa che non può più essere ignorata”.

Il parlamentare punta il dito contro l’Esecutivo, accusandolo di inerzia e scelte politiche discutibili. “È passato quasi un anno da quando la Regione Puglia ha chiesto di nominare un Commissario straordinario per velocizzare gli interventi. E solo adesso si intravede la nomina, ma mancano ancora i fondi. È evidente – prosegue – che non si tratta di semplici ritardi burocratici, ma di una scelta politica precisa. Una scelta che ha dirottato le risorse da opere realmente urgenti come la SS100 verso il Ponte sullo Stretto, lo spot elettorale del ministro Salvini”.

Lo scontro è frontale, perché per Pagano, respingere la proposta equivale a voltare le spalle alla sicurezza dei cittadini. “Questo voto certifica che, per la maggioranza, contano più le passerelle e gli annunci che la tutela della vita delle persone. Ma noi – conclude – non ci fermeremo. Continueremo a batterci in Parlamento e sui territori per ottenere attenzione, risposte concrete e investimenti che servano davvero ai nostri cittadini”.

La Strada Statale 100 resta così senza un piano finanziato di messa in sicurezza, mentre si accumulano morti, incidenti e disillusioni. E la politica, ancora una volta, si divide tra promesse e realtà.

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