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Taranto

Incendi senza sosta, fiamme tra Crispiano e Statte: allarme in tutta la provincia

Canadair in azione per domare un vasto rogo. Bruciano terreni anche a Grottaglie, Palagianello e Taranto. Il sindaco Lopomo denuncia: “Mai così tanti incendi in così poco tempo, servono risposte immediate e collaborazione dei cittadini”

Fiamme a Crispiano - foto di Meteo 4°

Fiamme a Crispiano - foto di Meteo 4°

TARANTO - Il fronte del fuoco continua a devastare la provincia ionica. Nel primo pomeriggio di oggi un vasto incendio si è sviluppato tra i comuni di Statte e Crispiano, interessando un’ampia area di macchia mediterranea. Le fiamme hanno sfiorato la linea ferroviaria e si sono pericolosamente avvicinate ad alcune abitazioni. Non si registrano feriti, ma l’allerta resta alta.

Le fiamme hanno sfiorato la linea ferroviaria di Crispiano - foto del Sindaco Luca Lopomo

Il rogo, alimentato da temperature estreme e vento forte, ha richiesto l’intervento massiccio dei vigili del fuoco, costretti a operare per ore in condizioni proibitive. Per contenere le fiamme e scongiurare ulteriori danni è stato necessario l’utilizzo di due Canadair, che hanno effettuato numerosi lanci d’acqua dall’alto.

L’incendio tra Crispiano e Statte non è stato un caso isolato. Altri focolai sono stati segnalati nelle campagne di Grottaglie, Palagianello, San Giorgio e Taranto, impegnando decine di squadre di soccorso in tutta la provincia. La situazione è ormai al limite, con il personale del 115 allo stremo delle forze, stretto tra carenza di risorse e richieste di intervento in aumento esponenziale.

Il sindaco di Crispiano, Luca Lopomo, ha seguito direttamente l’evolversi dell’emergenza, rientrando in città dopo aver interrotto due eventi istituzionali in corso a Bari. “Abbiamo lasciato immediatamente gli appuntamenti sull’economia circolare e sul turismo per far ritorno a Crispiano – ha scritto sul suo profilo social – allarmati dall’ennesimo incendio sviluppatosi nella stessa area già colpita nei giorni scorsi, nei pressi della gravina e di zone residenziali”.

Lopomo ha ringraziato Protezione Civile, Polizia Municipale, ARIF e Vigili del Fuoco, riconoscendo i ritardi dei soccorsi come inevitabile conseguenza della pressione straordinaria a cui sono sottoposti in tutta la regione. “Non possiamo più ignorare l’evidenza – ha aggiunto – mai avevamo visto così tanti incendi in così poco tempo e sempre nella stessa zona. È impensabile che si tratti di autocombustione”.

Il primo cittadino ha poi lanciato un appello alla cittadinanza, chiedendo collaborazione e segnalazioni utili a individuare eventuali responsabili. “Chi ha visto qualcosa, si faccia avanti – ha detto – perché non possiamo permettere che pochi delinquenti mettano a rischio vite umane e distruggano il nostro patrimonio naturale”.

A distanza di un’ora, il sindaco ha diffuso un nuovo aggiornamento, sottolineando l’enorme sforzo collettivo messo in campo per contenere l’emergenza: “Grazie ai vigili del fuoco, ai piloti dei Canadair, alla Protezione Civile e alla Misericordia di Crispiano, agli operatori dell’ARIF guidati da Sergio Bucci, ai volontari e alle aziende che hanno subito fornito autobotti. La nostra solidarietà va alle famiglie che hanno vissuto attimi di autentico terrore, alcune delle quali hanno subito danni. Saremo al loro fianco”.

Il bilancio, intanto, si aggrava. Nella sola provincia di Taranto sono attivi almeno 7 focolai, resi ancora più difficili da domare a causa del vento forte, che alimenta le fiamme e ostacola le operazioni di spegnimento. “C’è rabbia – ha concluso Lopomo – per non riuscire a capire cosa spinga qualcuno a compiere simili atti. Se non è irresponsabilità, è criminalità pura. E a questi criminali non daremo tregua”.

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