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Lecce

Lopalco accusa: “Bonus Covid negato a Tricase, uno schiaffo a chi ha combattuto la pandemia”

Il consigliere regionale del PD denuncia la mancata erogazione del bonus agli operatori del Panico di Tricase: “Inaccettabile disparità, la politica mantenga le promesse”

118 in assetto anti-covid

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LECCE – La mancata erogazione del bonus Covid al personale dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase è una ferita ancora aperta per Pier Luigi Lopalco. Il consigliere regionale del Partito Democratico, intervenuto dopo le audizioni svolte in III Commissione, ha espresso tutta la sua indignazione per un’esclusione che definisce “intollerabile”.

“È un’ingiustizia che grida vendetta”, afferma Lopalco, che ha vissuto in prima linea l’emergenza sanitaria da Assessore regionale alla Sanità nel pieno della pandemia. “Ricordo bene le promesse fatte a chi lavorava in trincea. Il Presidente Michele Emiliano, la Regione tutta, avevano garantito che nessuno sarebbe stato lasciato indietro”.

Il bonus, destinato agli operatori sanitari coinvolti nella gestione dell’emergenza, è stato erogato agli ospedali pubblici, ma non ai dipendenti del Panico di Tricase, struttura sanitaria legata a un ente ecclesiastico ma pienamente inserita nel sistema regionale. “Questi lavoratori – sottolinea il consigliere PD – hanno fronteggiato gli stessi rischi, svolto turni logoranti, affrontato la paura, le difficoltà, la fatica. La loro dedizione non può essere messa in discussione per via della natura giuridica del datore di lavoro”.

Il nodo è tecnico, ma l’ingiustizia è politica. Lopalco parla di un cavillo burocratico che ha determinato l’esclusione degli operatori del Panico dal riconoscimento economico. Ma per lui, ciò che conta è il principio: “Non possiamo accettare che la burocrazia prevalga sul buon senso. Si tratta di un dovere morale prima ancora che istituzionale”.

Il consigliere chiede che la Regione si attivi per trovare una soluzione concreta, che consenta di riconoscere il bonus agli operatori di Tricase con qualsiasi strumento o forma contrattuale possibile. “La fiducia nelle istituzioni – ammonisce – si fonda anche sul rispetto delle promesse fatte nei momenti più bui. Non possiamo voltare le spalle a chi ha servito la comunità con coraggio e spirito di sacrificio”.

Lopalco lancia un appello alla maggioranza e all’intero Consiglio regionale affinché si dia seguito all’impegno assunto con i lavoratori del Panico. “Non esistono sanitari di serie A e sanitari di serie B – conclude –. Ognuno ha contribuito a salvare vite. A tutti va riconosciuto lo stesso rispetto e la stessa gratitudine”.

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