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Nuovo Ospedale di Andria, imminente dell’accordo di programma con il Ministero della Salute

Con un investimento complessivo di 360 milioni di euro, la Regione Puglia accelera su un'opera strategica. Altri 64 milioni sono invece destinati alla ricostruzione del monoblocco del Policlinico foggiano

Raffaele Piemontese

Raffaele Piemontese

ANDRIA - Due cantieri simbolo della rinascita sanitaria pugliese sono pronti a diventare realtà. La Regione Puglia ha concluso l’iter tecnico e istituzionale per avviare ufficialmente i lavori del nuovo ospedale di Andria e del monoblocco del Policlinico “Riuniti” di Foggia, grazie a un investimento totale di 424 milioni di euro.

A darne notizia è Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità, che ha annunciato la firma imminente dell’accordo di programma con il Ministero della Salute. Il documento, previsto dalla normativa per accedere ai fondi ex articolo 20 della legge n. 67 del 1988, rappresenta un passaggio fondamentale per sbloccare le risorse del fondo straordinario per l’edilizia sanitaria.

La delibera approvata dalla Giunta regionale recepisce il parere positivo del Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici sui due progetti. Un via libera che arriva al termine di un’intensa attività tecnico-politica e che apre la fase operativa per due interventi strategici.

Il primo riguarda il Policlinico “Riuniti” di Foggia, dove verrà demolito e ricostruito il vecchio monoblocco, ormai inadatto alle esigenze cliniche attuali. La nuova struttura sarà completamente integrata con l’assetto esistente e comprenderà 108 posti letto, ambulatori, aree di accoglienza e spazi per il personale. L’investimento complessivo per quest’opera è di 64 milioni di euro.

Il progetto del nuovo ospedale di Andria

Ma è soprattutto su Andria che si concentra l’attenzione, con un progetto destinato a rivoluzionare l’offerta sanitaria della provincia Bat. Il nuovo ospedale sarà un Dipartimento di Emergenza e Accettazione di secondo livello, il massimo standard organizzativo per la gestione delle urgenze sanitarie.

La struttura sorgerà su un’area di oltre 170 mila metri quadri, sarà dotata di circa 400 posti letto e avrà 12 sale operatorie, oltre a tutte le principali specialità mediche e chirurgiche. Il nuovo DEA sarà in grado di gestire emergenze complesse e rappresenterà un punto di riferimento per l’intero territorio provinciale. Il costo complessivo dell’intervento, tra costruzione, arredi e tecnologie, supera i 360 milioni di euro.

Sono opere attese da anni – ha dichiarato Piemontese – e finalmente entrano nella fase decisiva. Il nuovo volto del “Riuniti” offrirà una risposta concreta ai bisogni della Capitanata, mentre la Bat potrà contare su un presidio di secondo livello, fondamentale per cittadini e operatori”.

Il vicepresidente ha ricordato che questi interventi si inseriscono in un percorso già avviato con la costruzione dell’ospedale Monopoli-Fasano, il completamento del San Cataldo a Taranto e il rafforzamento delle strutture territoriali finanziate con il PNRR. “Con questi due nuovi progetti – ha concluso – prosegue il nostro impegno per una sanità pubblica moderna, accessibile e di qualità in tutta la Puglia”.

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