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Taranto

Concorso per il 118, Perrini chiede chiarezza: “Segnalazioni preoccupanti, la sanità pubblica va tutelata”

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia presenta una richiesta di audizione in Commissione Sanità per fare luce su presunte irregolarità nel concorso per 38 autisti-soccorritori alla Sanitaservice Taranto

Ambulanze del 118 - archivio

Ambulanze del 118 - archivio

TARANTO - Nuovi interrogativi si sollevano attorno al concorso pubblico indetto per l'assunzione di 38 autisti/soccorritori del servizio 118 a Taranto. A lanciare l’allarme è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Renato Perrini, che nelle ultime ore ha ricevuto diverse segnalazioni relative a presunte anomalie nella gestione della selezione pubblica.

Perrini ha deciso di chiedere ufficialmente un’audizione in Commissione Sanità, per fare chiarezza sull’intera vicenda. Al centro dell’iniziativa vi è la necessità di ascoltare i vertici della sanità pugliese e della Sanitaservice Taranto, la società in house che gestisce il personale del 118. In particolare, il consigliere chiede che siano convocati l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese, il capo del Dipartimento Salute Vito Montanaro, l’amministratore unico di Sanitaservice Giuseppe Pulito, il direttore della Centrale Operativa 118 Mario Balzanelli e il direttore generale dell’ASL di Taranto Vito Gregorio Colacicco.

“Voglio accertarmi personalmente che i candidati abbiano rispettato i requisiti richiesti dal bando, in particolare il numero minimo di turni effettuati e il possesso della certificazione rilasciata dalla Centrale Operativa,” ha spiegato Perrini.

Il concorso, nato con l’obiettivo di rafforzare il servizio di emergenza territoriale già messo a dura prova dall’internalizzazione del personale avvenuta a maggio 2023, arriva in un momento particolarmente delicato. Nell’estate dello scorso anno il sistema 118 aveva rischiato il collasso, con turni difficilmente coperti a causa della grave carenza di organico.

“La sanità pubblica deve restare al servizio dei cittadini,” ha sottolineato il consigliere regionale. “Trasparenza, competenza e rispetto delle regole devono essere i pilastri di ogni procedura. Non possiamo permetterci passi falsi che possano riaprire la strada al ritorno delle Associazioni nella gestione del servizio di emergenza.”

La richiesta di Perrini si inserisce in un contesto di crescente attenzione sull’efficienza e sull’equità del servizio sanitario regionale, soprattutto in settori cruciali come l’emergenza-urgenza, dove la qualità e la tempestività dell’intervento possono fare la differenza tra la vita e la morte. L’audizione in Commissione sarà il primo banco di prova per verificare la regolarità dell’iter concorsuale e assicurare, come auspicato, che il servizio 118 resti patrimonio della sanità pubblica.

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