Cerca

Cerca

Taranto

Lenti attacca il governo sul futuro dell’ex Ilva: “Decida il Consiglio comunale, non Roma”

Il consigliere comunale di Europa Verde/Avs chiede che la neoeletta massima assise cittadina si esprima sull'accordo di programma per il sito siderurgico, rigassificatore incluso: “Basta ricatti occupazionali, Taranto deve poter scegliere”

Antonio Lenti

Antonio Lenti

TARANTO - Antonio Lenti, consigliere comunale di Europa Verde – Alleanza Verdi Sinistra, non usa mezzi termini e lancia un messaggio chiaro al governo: sulla questione Ilva, sia il Consiglio Comunale di Taranto a decidere. La sua dichiarazione arriva a margine delle recenti mosse del ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha chiesto agli enti locali di esprimersi sull'accordo di programma che includerebbe, tra gli altri punti, una nave rigassificatrice e il prolungamento dell'AIA per l’impianto a carbone fino al 2039.

Una richiesta che, secondo Lenti, arriva senza alcun reale confronto con la città, né approfondimenti adeguati. E rappresenta l’ennesimo tentativo del governo di “scaricare responsabilità” su altri livelli istituzionali.

“Dopo averci imposto i decreti ‘salva-Ilva’, che hanno esautorato il sindaco, silenziato la magistratura, reintrodotto l’immunità penale e dirottato risorse fondamentali dalle bonifiche ambientali, oggi il ministro Urso si riscopre democratico”, afferma Lenti in una nota. “Peccato che lo faccia senza offrire un reale piano alternativo, con uno stabilimento ormai allo stremo e l’assenza di investitori credibili”.

Il consigliere comunale attacca apertamente l’approccio del ministro, accusandolo di strumentalizzare l’emergenza occupazionale per esercitare pressioni sugli enti territoriali. Tuttavia, Lenti sceglie di non chiudere la porta al dialogo e rilancia proponendo un percorso istituzionale chiaro: “Accogliamo con favore questa apertura, ma chiediamo che a decidere sia il Consiglio Comunale di Taranto, democraticamente eletto solo poche settimane fa. È nostro dovere morale e politico discutere e deliberare in maniera trasparente su un tema che segnerà il destino della città”.

Nel mirino, anche la gestione dei tempi e dei tavoli decisionali da parte del governo. “Se il ministro Urso vuole davvero restituire voce ai territori, rimandi gli incontri istituzionali già convocati e attenda la deliberazione della massima assise cittadina. Forzare i tempi senza permettere alla comunità di esprimersi sarebbe un atto di prevaricazione”, avverte Lenti.

Per il consigliere di Europa Verde, la centralità del Consiglio Comunale è imprescindibile: “È l’unico luogo legittimato a rappresentare gli interessi della popolazione tarantina. I cittadini hanno il diritto di sapere come si posizioneranno consigliere e consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Serve trasparenza, serve un confronto pubblico e partecipato”.

La dichiarazione di Lenti si inserisce in un clima politico particolarmente teso, in cui il futuro dell'ex Ilva torna al centro dell'agenda nazionale. La proposta di accordo di programma prevede, oltre al rigassificatore, anche il mantenimento dell’attività a carbone fino al 2039, opzione che ha sollevato critiche e perplessità diffuse, sia dal punto di vista ambientale che strategico.

“Taranto non può continuare a subire scelte calate dall’alto”, conclude Lenti. “È tempo che questa città torni padrona del proprio destino e che siano le istituzioni locali, in piena autonomia e responsabilità, a decidere sul suo futuro industriale, ambientale e sociale”.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • Luigi

    07 Luglio 2025 - 21:46

    Dovrà essere tutta l'assise cittadina a respingere le imposizioni del governo. Deve essere chiara la posizione di ogni consigliere.

    Report

    Rispondi

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori