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Taranto

Molluschicoltura in crisi per i cambiamenti climatici: dal Ministero 5 milioni per le imprese colpite

Il bando pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura prevede ristori per le aziende che nel 2024 hanno registrato cali di fatturato superiori al 30%. Scognamiglio di Unci AgroAlimentare: “Segnale concreto per un comparto in grande difficoltà”

Cozze in Mar Piccolo

Cozze in Mar Piccolo (foto d'archivio)

TARANTO - Una boccata d’ossigeno per il comparto della molluschicoltura, colpito duramente dagli effetti dei cambiamenti climatici, arriva dal Ministero dell’Agricoltura con la pubblicazione del bando da 5 milioni di euro destinato alle imprese danneggiate.

A darne notizia è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare, che ha parlato di una risposta concreta alle istanze avanzate dalle organizzazioni di categoria, da mesi impegnate nel denunciare la gravità della situazione.

Secondo l’associazione, lungo le coste dell’Adriatico e del Tirreno, gli operatori del settore hanno registrato perdite significative di fatturato, determinate da una combinazione di fattori ambientali sempre più estremi: surriscaldamento delle acque marine, prolungata siccità, proliferazione della mucillagine, scarsa ossigenazione e diffusione di specie invasive come il granchio blu, che hanno aggravato ulteriormente il quadro.

Il bando appena varato è rivolto alle imprese che nel 2024 hanno subito una perdita di fatturato superiore al 30% rispetto alla media del triennio precedente, e punta a sostenere economicamente un comparto fortemente penalizzato, soprattutto nelle realtà più piccole e vulnerabili.

Scognamiglio ha inoltre espresso apprezzamento per il metodo di lavoro adottato dal ministro Francesco Lollobrigida, dal sottosegretario Patrizio La Pietra e dall’intera struttura ministeriale, sottolineando l’importanza del confronto costante con le rappresentanze del settore.

“Si tratta – ha dichiarato – di un approccio basato sull’ascolto e sulla collaborazione, indispensabile per affrontare le difficoltà strutturali e congiunturali che da tempo gravano sulle aziende molluschicole. Ma anche per valorizzare e rilanciare un comparto che garantisce reddito e occupazione a migliaia di lavoratori, contribuendo in modo determinante all’economia delle comunità costiere”.

Il provvedimento arriva in un momento critico, segnato da una profonda instabilità climatica che sta modificando gli equilibri biologici dei mari e rendendo sempre più fragile l’intero sistema produttivo legato all’acquacoltura. La speranza è che il bando rappresenti solo il primo passo di una strategia di sostegno strutturato e duraturo, capace di proteggere un settore essenziale per la filiera agroalimentare nazionale.

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