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Carovigno

Ancora nessuna traccia della 18enne ucraina scomparsa: ricerche a tappeto via terra e in mare

Mariia si è allontanata dal villaggio turistico dove stava svolgendo uno stage: attivato il piano emergenze, impiegati droni, unità cinofile e imbarcazioni

La ragazza ucraina scomparsa nel brindisino

La ragazza ucraina scomparsa nel brindisino

CAROVIGNO - È scomparsa da oltre 24 ore e di Mariia, 18 anni, non si hanno più notizie. La giovane ucraina, arrivata in Puglia per uno stage formativo presso una struttura ricettiva del litorale nord brindisino, è sparita venerdì 4 luglio, senza lasciare tracce. L’ultimo avvistamento noto risale a quella stessa sera, quando alcuni cittadini l’avrebbero riconosciuta nei pressi di Torre Santa Sabina, tra le 19 e le 19.30, e successivamente lungo una strada dell’agro di Carovigno.

La ragazza, alta circa 175 centimetri e di corporatura esile, stava completando un periodo di tirocinio al villaggio Meditur, situato tra Specchiolla e la riserva naturale di Torre Guaceto, come parte del percorso universitario intrapreso a Bratislava, in Slovenia. La sua partenza era prevista per il giorno successivo alla scomparsa: il programma formativo stava infatti per concludersi.

Le ricerche sono partite subito dopo la denuncia presentata ai carabinieri dai responsabili del villaggio turistico. La macchina dei soccorsi si è attivata con il coordinamento della prefettura e potrebbe portare già nelle prossime ore all’apertura del Centro Operativo Comunale (Coc), strumento previsto nei casi di emergenza per gestire operazioni complesse di ricerca.

A setacciare il territorio, da venerdì sera, ci sono i carabinieri della stazione di Carovigno, che operano con l’ausilio di droni dotati di tecnologia a rilevazione termica. Accanto a loro, la Croce Rossa locale ha schierato una decina di volontari impegnati in perlustrazioni nelle zone di Specchiolla, Pantanagianni e Torre Santa Sabina. Il loro supporto, essenziale nelle prime ore, è stato confermato anche per i prossimi sviluppi.

Le ricerche non si sono limitate all’entroterra. In mare sono entrate in azione le imbarcazioni della Lega Navale di Torre Santa Sabina e Specchiolla, che stanno monitorando la costa alla ricerca di indizi. In campo anche numerose associazioni di Protezione civile della provincia di Brindisi, con l’impiego di unità cinofile specializzate.

Nel frattempo, il sindaco di Carovigno, Massimo Lanzilotti, ha rivolto un appello pubblico sui social, invitando la cittadinanza a fornire ogni informazione utile. Al momento, l’ipotesi più accreditata resta quella di un allontanamento volontario, ma nessuna pista è esclusa.

Controlli sono stati effettuati anche nelle stazioni ferroviarie e nei terminal degli autobus, senza esito. La comunità locale segue con apprensione l’evolversi della vicenda, nella speranza che le ricerche portino presto a un esito positivo.

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