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Il caso

“Il Piano Casa nella Bat resta bloccato, Barletta non può più aspettare”

Il capogruppo regionale di Azione, Ruggiero Mennea, denuncia lo stallo nell'applicazione dello strumento urbanistico. “Da un anno e mezzo una norma utile è ferma, si rischia di perdere un’occasione di sviluppo”

Edilizia

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BARLETTA - A distanza di un anno e mezzo dall’approvazione in Consiglio regionale, il Piano Casa in provincia di Barletta-Andria-Trani resta ancora inapplicato, nonostante le potenzialità offerte in termini di recupero edilizio, riqualificazione urbana e sviluppo socio-economico. A denunciarlo è Ruggiero Mennea, capogruppo di Azione in Regione e segretario regionale del partito, che parla senza mezzi termini di una “chimera” che rischia di svanire nel nulla.

“La legge è stata approvata nel dicembre 2023 – spiega Mennea – ma ad oggi, nonostante la possibilità concreta di attuarla, la BAT è ancora ferma, mentre in altre zone della Puglia circa il 20% dei comuni ha già adottato o sta per adottare il provvedimento”.

Nel mirino c’è soprattutto la città di Barletta, uno dei tre capoluoghi provinciali che, secondo Mennea, dovrebbe essere in prima linea nell’utilizzo di uno strumento pensato per migliorare la qualità della vita dei cittadini. “Non si può continuare a giustificare l’inerzia con il fatto che altri comuni della Bat non si sono ancora mossi. Barletta ha bisogno di interventi concreti e il Piano Casa può offrire una spinta decisiva per il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente, senza consumare nuovo suolo”.

Mennea sottolinea come la legge regionale incentivi anche progetti di edilizia residenziale sociale, con ricadute dirette su diversi comparti dell’economia urbana. “Ci sono imprenditori, tecnici e cittadini pronti ad attivarsi, ma servono atti politici chiari da parte del Consiglio comunale. Per questo ci rivolgiamo a tutte le forze responsabili che siedono in aula, affinché approvino il prima possibile un provvedimento che ha già dimostrato efficacia altrove”.

Il capogruppo di Azione ribadisce l’urgenza di invertire la rotta rispetto a decenni di edilizia espansiva: “È ora di dire basta al consumo di nuovo territorio. Bisogna investire sulla riqualificazione dell’esistente, con una logica che rifiuta la speculazione e guarda invece alla modernità, alla vivibilità e alla sostenibilità delle nostre città”.

L’appello finale è diretto a tutta la provincia: “Non solo Barletta, ma anche gli altri comuni della BAT devono assumersi la responsabilità politica di attuare il Piano Casa. Il tempo delle attese è finito”.

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