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La celebrazione

Il pallio di Papa Leone XIV all’arcivescovo di Lecce: un abbraccio che sigilla la comunione

Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, monsignor Angelo Raffaele Panzetta ha ricevuto il pallio in San Pietro, ultimo tra i 54 nuovi metropoliti. In Basilica anche sacerdoti leccesi e due cardinali salentini

Mons. Angelo Raffaele Panzetta riceve il Pallio da Papa Leone XIV - foto di PortaLecce.it prese da Vatican Media

Mons. Angelo Raffaele Panzetta riceve il Pallio da Papa Leone XIV - foto di PortaLecce.it prese da Vatican Media

LECCE - Lecce ha vissuto domenica, anche a distanza, un momento di intensa emozione ecclesiale. Nella mattinata del 30 giugno, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, l’arcivescovo metropolita Angelo Raffaele Panzetta ha ricevuto dalle mani di Papa Leone XIV il pallio, simbolo della comunione con la sede di Pietro e segno della missione pastorale condivisa con la Chiesa universale.

Il rito si è svolto nella Basilica di San Pietro, al termine della celebrazione eucaristica, alla presenza di 54 nuovi arcivescovi metropoliti provenienti da ogni parte del mondo. Dagli Stati Uniti al Perù, da territori lontani come Guam, Nuova Caledonia e Papua Nuova Guinea, la pluralità delle provenienze ha reso ancora più eloquente il gesto liturgico, carico di significato ecclesiale.

Monsignor Panzetta, nominato per ultimo secondo l’ordine dei decreti papali, è stato l’ultimo a ricevere il pallio, inginocchiandosi di fronte al Papa ai piedi dell’altare della Confessione. Proprio per questo, tra lui e Leone XIV si è consumato uno scambio di parole più disteso, accompagnato da un abbraccio fraterno e sorridente, a coronamento di un momento spiritualmente denso e carico di emozione.

L’intera celebrazione è stata trasmessa in diretta da Portalecce (che si ringrazia per le foto, ndr), grazie alla collaborazione con Tv2000 e al coordinamento di don Emanuele Tramacere, permettendo a tanti fedeli salentini di seguire il rito da casa, uniti nella preghiera.

A Roma, a fianco dell’arcivescovo, c’erano anche diversi sacerdoti della diocesi di Lecce, in particolare don Mattia Murra, don Alberto Taurino, don Federico Andriani, don Andrea Gelardo, don Salvatore Corvino, don Antonio De Nanni e don Gianmarco Sperani, affiancati da presbiteri di lunga esperienza come don Nicola Macculi, don Vito Caputo, don Luca Nestola e don Tony Bergamo. Al termine della celebrazione, il gruppo è stato raggiunto da due illustri porporati originari del Salento: il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, e il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, che hanno condiviso con loro un momento di fraternità e scambio di auguri.

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