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Lizzano

Insulti alla sindaca, Anci Puglia alza la voce: “Un attacco alla democrazia”

Solidarietà unanime dai sindaci pugliesi a Lucia Palombella. Dopo le scritte infamanti comparse sui muri del paese, l’associazione chiede più tutele per gli amministratori locali e un cambio culturale contro le minacce

Insulti alla sindaca, Anci Puglia alza la voce: “Un attacco alla democrazia”

Scritte shock sui muri a Lizzano

LIZZANO - Dopo le scritte offensive e diffamatorie apparse nella notte tra il 27 e il 28 giugno sui muri di Lizzano, ai danni della sindaca Lucia Palombella, l’ANCI Puglia interviene con una condanna netta, parlando di un gesto vile e inaccettabile. Un atto che, secondo l’associazione dei comuni, non colpisce solo la persona, ma offende l’intera comunità cittadina e la funzione democratica che la prima cittadina rappresenta.

A prendere posizione è stata la presidente regionale Fiorenza Pascazio, affiancata dal vicario Michele Sperti e dai vicepresidenti dell’associazione. A nome di tutti i sindaci pugliesi, hanno espresso piena solidarietà e vicinanza alla sindaca Palombella e, più in generale, a tutti quegli amministratori locali che ogni giorno affrontano minacce, pressioni e aggressioni per il loro impegno sul territorio.

“I sindaci non si toccano – ha dichiarato Pascazio –. Sono baluardi dello Stato democratico e rappresentano per i cittadini un riferimento diretto e concreto. Colpirli significa mettere in discussione la tenuta della stessa democrazia”.

Nel messaggio dell’ANCI Puglia, emerge anche un secondo richiamo, rivolto a un altro episodio accaduto nei giorni scorsi nel Salento. L’associazione ha infatti rinnovato la propria vicinanza al sindaco di Seclì, Andrea Finamore, vittima di una grave aggressione verbale e fisica. Anche se la dinamica è ancora oggetto di indagini, per l’ANCI resta intollerabile che un rappresentante istituzionale venga preso di mira solo per aver svolto il proprio ruolo.

Per questo motivo, l’associazione dei comuni sollecita un intervento coordinato e deciso da parte delle istituzioni, coinvolgendo Prefetture, Questure, Forze dell’Ordine e Magistratura, per rafforzare la sicurezza attorno agli amministratori locali, soprattutto in territori dove il confronto democratico è reso più difficile da tensioni e conflitti.

Ma l’appello non si ferma alla sola sicurezza. ANCI Puglia invita anche a ricostruire un clima di rispetto verso le istituzioni, lanciando la proposta di un fronte comune tra Stato, enti locali e società civile contro le derive di intolleranza e violenza che stanno raggiungendo livelli preoccupanti, soprattutto nel Mezzogiorno.

“I numeri parlano chiaro – sottolinea l’associazione –. La Puglia rischia di tornare ai vertici delle classifiche nazionali per numero di intimidazioni agli amministratori locali. Un primato che non possiamo accettare”.

In questo scenario, i sindaci della regione si dicono uniti e determinati a non farsi intimidire, ma chiedono a gran voce che lo Stato non li lasci soli, assicurando condizioni di sicurezza, tutela e piena legittimità nello svolgimento del loro compito.

ANCI Puglia sarà sempre al fianco dei sindaci e degli amministratori – conclude la nota – perché rappresentano un presidio reale di legalità, democrazia e servizio pubblico, in ogni angolo del territorio”.

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