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Minervino Murge

Minox chiude all’improvviso, 28 lavoratori senza preavviso: in fabbrica presidio e attesa di risposte

Serrata inattesa nello stabilimento dopo il fallimento della sede calabrese. Dipendenti preoccupati per il futuro occupazionale. La sindaca Maria Laura Mancini avverte il Prefetto: “Serve chiarezza e sostegno immediato”

La vertenza Minox a Minervino Murge

La vertenza Minox a Minervino Murge

MINERVINO MURGE - Serrande abbassate e nessun avviso preventivo. È quanto hanno trovato lunedì 23 giugno i 28 dipendenti della Minox, storica azienda di periferia attiva da oltre 30 anni nella produzione di articoli in acciaio di alta qualità, che si sono ritrovati fuori dai cancelli senza spiegazioni ufficiali.

La chiusura improvvisa sarebbe legata a un provvedimento del tribunale di Lamezia Terme, dove ha sede una filiale dell’azienda ora dichiarata fallita. L’effetto a catena ha colpito anche lo stabilimento di Minervino, lasciando i lavoratori nello sconcerto più totale.

Ieri mattina si è tenuto un presidio pacifico davanti alla fabbrica, dove i dipendenti, ancora sotto shock, hanno atteso chiarimenti da parte del curatore fallimentare, che avrebbe avanzato ipotesi per scongiurare i licenziamenti e garantire un minimo di continuità.

Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Minervino Murge, Maria Laura Mancini, che ha già informato il Prefetto della situazione. Un incontro formale è previsto nei prossimi giorni per ricostruire con precisione i contorni della vicenda e cercare soluzioni condivise.

Il vostro dolore ci lascia senza fiato – ha scritto la prima cittadina sui social –. In un momento tanto delicato, l’amministrazione comunale è al fianco della Minox e dei suoi lavoratori, famiglie comprese. Garantiremo ogni forma di supporto possibile, auspicando una risoluzione positiva nel più breve tempo possibile”.

La Minox rappresenta un presidio produttivo importante per il territorio, e la prospettiva di una chiusura definitiva mette in allarme un’intera comunità. Tra i lavoratori prevale l’incertezza per il futuro e il timore che la vicenda possa risolversi in un nulla di fatto.

Per ora resta l’attesa delle decisioni della curatela fallimentare, mentre le istituzioni locali si muovono per scongiurare l’ennesimo colpo a un settore già fragile. In gioco ci sono posti di lavoro, redditi familiari e la tenuta economica di una parte della città.

Forza Minox” è l’appello finale della sindaca Mancini, che diventa anche il grido di speranza dei 28 lavoratori che da lunedì si trovano senza lavoro, senza risposte, ma ancora con la voglia di lottare.

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