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Manduria

"Città invasa dalle blatte, servono disinfestazione e trasparenza”

Il movimento civico Manduria Migliore denuncia l’inerzia dell’amministrazione sull’emergenza igienico-sanitaria. “Turismo e salute pubblica messi a rischio da un silenzio istituzionale inaccettabile”

I vertici di Manduria Migliore

I vertici di Manduria Migliore

MANDURIA - “Non possiamo lasciare che Manduria venga ricordata per le blatte anziché per la sua storia millenaria”. È un atto d’accusa netto quello lanciato da Manduria Migliore contro l’amministrazione comunale, colpevole – secondo il movimento civico – di non aver avviato alcun piano pubblico di disinfestazione, nonostante le numerose segnalazioni dei cittadini.

In un territorio a forte vocazione turistica, dove decoro urbano e salute pubblica dovrebbero essere priorità assolute, il silenzio del Comune viene definito “inaccettabile” dal direttivo del movimento, composto da Piermichele Dimagli, Sergio Sportelli e Cosimo Dinoi.

“Serve un intervento urgente, capillare e trasparente – denunciano – accompagnato da una campagna informativa chiara, che renda i cittadini partecipi e consapevoli. Continuare a ignorare il problema non solo aggrava l’emergenza, ma espone la città a gravi conseguenze economiche e sanitarie”.

La denuncia riguarda anche i danni subiti da bar e ristoranti, che si trovano a fronteggiare un’invasione proveniente dalla rete fognaria comunale, con il rischio di sanzioni e perdita di immagine. Nel mirino anche l’Acquedotto Pugliese, accusato di non aver effettuato per tempo un intervento di eliminazione delle larve e di continuare a non agire.

Il movimento non risparmia critiche nemmeno all’interno della stessa amministrazione comunale. “All’interno della giunta guidata dal sindaco Gregorio Pecoraro – ricordano – siede un consigliere comunale che è dipendente di AQP. Perché il primo cittadino non richiama l’ente alle proprie responsabilità? C’è forse un conflitto d’interessi non affrontato, a discapito dell’interesse pubblico?”.

La richiesta di Manduria Migliore è netta: intervenire subito per restituire dignità e sicurezza alla città. “Il decoro urbano non può essere considerato un lusso o un dettaglio – affermano – ma è parte integrante della qualità della vita e della tutela della salute dei cittadini”.

Il movimento invita l’amministrazione a non scaricare il peso dell’emergenza sui privati, ma ad assumersi pienamente le proprie responsabilità istituzionali. “In gioco – concludono – non c’è solo l’immagine della città, ma la sua vivibilità e la salute dei suoi abitanti. Manduria merita di più”.

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