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Bari

Rincari nelle RSA pugliesi, la protesta delle famiglie

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Scatigna sollecita la Terza Commissione a fare chiarezza sugli aumenti delle rette. Preoccupazione per i nuovi costi imposti senza preavviso

Nelle Rsa pugliesi sono ora obbligatorie le telecamere

Rsa pugliesi - archivio

BARI - È allarme per l’aumento delle rette nelle Residenze Sanitarie Assistenziali della Puglia. A sollevare ufficialmente la questione è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Scatigna, che ha presentato una richiesta formale di audizione urgente al presidente della Terza Commissione consiliare, Mauro Vizzino.

L’istanza è indirizzata a ottenere il confronto diretto con l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese, e con la dirigente del Servizio strategie e governo assistenza alle persone fragili, Elena Memeo, per discutere l’impatto delle nuove tariffe applicate da numerose strutture presenti sul territorio regionale.

Secondo quanto evidenziato da Scatigna, in molte Rsa si sta procedendo ad aumenti considerevoli delle rette, che coinvolgono anche gli ospiti che versano l’intero importo in forma privata. Il problema, sottolinea il consigliere, risiede nel fatto che questi rincari sarebbero stati comunicati senza alcun preavviso formale e in assenza di chiare clausole contrattuali che li autorizzino, determinando una situazione di profondo disagio tra le famiglie coinvolte.

La questione sta generando una crescente preoccupazione sociale – afferma Scatigna –. Le famiglie lamentano l’impossibilità di far fronte ai nuovi costi, improvvisi e non concordati. È necessario che la Regione faccia piena luce sulla legittimità di questi adeguamenti e che si valutino eventuali misure di tutela per i cittadini più fragili”.

Il consigliere di Fratelli d’Italia segnala inoltre che le proteste stanno arrivando da più fronti, con segnalazioni numerose provenienti da familiari, associazioni e operatori del settore sociosanitario, a conferma di un malessere diffuso. Di qui la richiesta di un approfondimento urgente in sede istituzionale, per accertare responsabilità, modalità e margini di intervento da parte della Regione.

Con la sua iniziativa, Scatigna punta a portare la questione sul tavolo della Terza Commissione, che si occupa di politiche sociali e sanitarie, con l’obiettivo di aprire un confronto tra politica, tecnici e soggetti coinvolti nel comparto dell’assistenza agli anziani e alle persone fragili.

Il nodo dei rincari nelle RSA, dunque, si prepara a diventare un caso politico in Consiglio regionale, con implicazioni economiche e sociali che toccano centinaia di famiglie pugliesi. L’attesa è ora per la calendarizzazione dell’audizione e per le eventuali risposte da parte dell’assessorato.

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