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Bisceglie

“Recupero a metà”: Naglieri critica il restyling di zona Calvario e chiede più verde

Il consigliere comunale di AVS attacca la scelta dell’amministrazione: troppa timidezza, poco coraggio ambientale e ancora troppo cemento. “Occasione sprecata per una vera rigenerazione urbana”

Lo spartitraffico in zona Calvario a Bisceglie

Lo spartitraffico in zona Calvario a Bisceglie

BISCEGLIE - Il recupero di via San Martino e dell’area Calvario è un passo nella giusta direzione, ma non basta. È questa la posizione del consigliere comunale di Bisceglie Gianni Naglieri, esponente dell’Alleanza Verdi e Sinistra, che commenta con toni critici l’intervento di riqualificazione urbana in corso nella zona.

Restituire dignità a uno spazio abbandonato da anni è positivo, ma l’amministrazione ha scelto la strada più facile, evitando di compiere quel salto di qualità necessario per affrontare in modo serio le emergenze ambientali e urbane che incombono anche sulla nostra città”, ha dichiarato Naglieri.

Secondo il consigliere, l’intervento in corso manca di visione e coraggio, e ripropone errori già visti, come accaduto in passato nella riqualificazione della ex piazza del pesce. “Le trasformazioni urbanistiche che toccano l’identità storica della città non possono avvenire senza un confronto preventivo con la cittadinanza”, ha ribadito. “Qui, invece, si è proceduto in modo arbitrario, violando il principio della partecipazione attiva”.

Particolarmente critico il giudizio sull’impatto estetico dell’opera. “La nuova conformazione rompe l’equilibrio originario del luogo, cancellando la sua caratteristica forma ovale che collegava il Palazzuolo con la Villa Comunale. Si è scelto di lasciare il traffico, di favorire ancora le auto, di usare cemento e materiali inerti, quando invece l’unica vera svolta sarebbe stata pedonalizzare e rinverdire”.

Per Naglieri, il quartiere avrebbe potuto diventare un modello di rigenerazione urbana sostenibile, ma l’opportunità è stata mancata. “Mobilità, viabilità e vivibilità urbana non possono più essere affrontate come semplici problemi logistici. Serve una visione ecologica e lungimirante, che oggi ancora manca”.

Anche il murales, pur apprezzato sotto il profilo artistico, diventa per il consigliere un simbolo di incoerenza. “Ritrae bambini che giocano, ma è situato in una zona soffocata dal traffico, priva di ombra e senza alberi. Un paradosso che rischia di sembrare una beffa”.

Il verde, insiste Naglieri, non è un abbellimento, ma una necessità strutturale per la salute pubblica, la qualità dell’aria e la lotta al cambiamento climatico. “Ogni albero non piantato, ogni metro quadro coperto di asfalto, ogni aiuola eliminata è un danno concreto che pagheremo con più caldo, più inquinamento, più disuguaglianze”.

Il consigliere richiama gli studi scientifici che dimostrano come la presenza di alberi possa ridurre la temperatura locale fino a 5 gradi, riducendo il rischio di colpi di calore e la necessità di raffrescamento artificiale. “In una città che si surriscalda, il verde è una priorità vitale, non una suggestione green”.

Da qui l’accusa all’amministrazione: “Il cemento è anacronistico. Continua a impermeabilizzare il suolo, alimenta le isole di calore e toglie spazio al verde pubblico. È una scelta miope e, per certi versi, pericolosa”.

Naglieri chiama in causa anche le responsabilità politiche: “Negli ultimi 7 anni gli assessori che si sono succeduti non hanno mai attivato un piano serio di protezione, censimento e valorizzazione del verde urbano. Manca una strategia, manca la visione”.

AVS, conclude il consigliere, continuerà a spingere per una progettazione urbanistica partecipata, ecologica e orientata alla salute pubblica. “A Bisceglie servono più alberi e meno traffico, più coraggio politico e meno propaganda da social network. Solo così costruiremo una città all’altezza delle sfide del presente”.

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