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Taranto

Facoltà di Medicina, “Dipartimento fantasma, i soldi ci sono ma i bandi per assumere sono fermi”

Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Renato Perrini denuncia lo stallo sul progetto avviato due anni fa: “Promesse rimaste sulla carta. Serve chiarezza su fondi, assunzioni e palestre della salute”

La sede di Taranto dell'Università

La sede di Taranto dell'Università

TARANTO – A un anno e mezzo dalla firma della convenzione tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari per l’istituzione di un Dipartimento Biomedico a Taranto, il progetto sembra essere ancora fermo al palo. A denunciarlo è Renato Perrini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, che ha depositato una richiesta formale di audizione per fare luce sui motivi del mancato avanzamento del piano.

“Nel gennaio 2023 – ricorda Perrini – la giunta regionale aveva annunciato il potenziamento del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Taranto, prevedendo un milione e mezzo di euro di stanziamenti e un’intesa con l’ateneo barese. Ma da allora, nonostante le risorse, non si è fatto alcun passo concreto”.

La richiesta di audizione è rivolta all’assessore alla Salute e allo Sport Raffaele Piemontese, all’assessore alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo, al rettore dell’Università di Bari Roberto Bellotti e al direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro. L’obiettivo è ottenere chiarimenti sul blocco che sta rallentando i bandi e la programmazione assunzionale, nonostante siano stati previsti 52 milioni nella manovra finanziaria regionale 2025.

Secondo Perrini, è fondamentale avviare le procedure per l’assunzione di docenti, ricercatori e tecnici, in particolare nelle aree strategiche di oncologia, ortopedia e nefrologia, garantendo l’attivazione dei concorsi e il reclutamento del personale necessario anche per il corso di laurea in Scienze e tecniche dello sport. In questo ambito, il consigliere segnala il mancato avvio delle selezioni relative al personale del settore MED/F, sottolineando la necessità di istituire un tavolo permanente di confronto per uscire dall’impasse.

Nella sua nota, Perrini rilancia anche un altro tema rimasto irrisolto: l’attivazione delle Palestre della Salute, previste dalla legge regionale n. 14 del 18 maggio 2017, che disciplina il riconoscimento dell’Attività Fisica Adattata (AFA). “Si tratta di una reale opportunità di lavoro per laureati in Scienze Motorie, fisioterapisti e altri professionisti del settore – osserva – ma tutto è fermo. Chiediamo alla Regione di dare piena attuazione alla norma e promuovere questa rete di prevenzione e benessere, soprattutto in territori come il nostro, dove la sanità ha bisogno di azioni concrete, non solo di annunci”.

Con la richiesta di audizione depositata, Perrini si dice pronto a proseguire la battaglia in Consiglio regionale, affinché Taranto possa finalmente contare su una struttura universitaria medica autonoma e pienamente operativa, capace di garantire formazione, assistenza e sviluppo al territorio.

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