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Il festival culturale

Giovinazzo accende il pensiero: al via la IX edizione di "Conversazioni dal Mare"

Borrometi, Galimberti e Veltroni aprono il festival tra legalità, etica e libertà nella cornice di Cala Porto

Conversazioni dal Mare a Giovinazzo

Conversazioni dal Mare a Giovinazzo

GIOVINAZZO  - Torna questa sera, con il fascino immutato della sua location affacciata sul mare, la nona edizione di "Conversazioni dal Mare", il festival culturale estivo che da anni porta a Giovinazzo alcuni tra i più autorevoli protagonisti del panorama giornalistico, filosofico e letterario italiano. L’appuntamento, ideato e curato da Artemia, è sostenuto dalla Regione Puglia, dal Comune di Giovinazzo e da un'ampia rete di partner pubblici e privati. L’obiettivo resta quello di offrire uno spazio aperto al pensiero critico, al confronto civile e alla bellezza delle parole, proprio di fronte all’orizzonte di Cala Porto.

Ad aprire la serata inaugurale, alle ore 20, sarà Paolo Borrometi, giornalista da anni sotto scorta per le minacce ricevute da ambienti mafiosi. Presenterà il suo libro Traditori in un dialogo con Giovanni Di Benedetto, esplorando le complicità e i silenzi che ancora oggi indeboliscono la legalità in Italia.

Alle ore 21 salirà sul palco Umberto Galimberti, tra i filosofi più influenti del nostro tempo, che guiderà una riflessione sull’educazione al bene e al male nei giovani: un tema cruciale in un’epoca segnata da crisi etiche e da un crescente smarrimento morale.

A chiudere la prima serata, alle ore 22, sarà Walter Veltroni, che presenterà il suo ultimo lavoro, Iris, la libertà, un’intensa riflessione sul significato profondo della libertà, in dialogo con Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Cultura della Regione Puglia.

«Conversazioni dal Mare è un gesto di resistenza culturale e un atto d’amore verso la comunità – spiega Giulia Murolo, coordinatrice editoriale della rassegna – ci prendiamo il tempo di ascoltare parole vere e necessarie, davanti al mare, per coltivare pensiero critico e bellezza condivisa».

Il festival, giunto al suo nono anno, si conferma così un presidio culturale per tutto il Mezzogiorno, capace di unire riflessione e partecipazione, in un format che punta sulla qualità dei contenuti e sulla magia del paesaggio. Le prossime giornate del programma proseguiranno sulla stessa rotta: cultura accessibile, dialoghi intensi e una comunità sempre più coinvolta nel vivere la bellezza del pensiero.

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