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Taranto
19 Giugno 2025 - 07:42
Discarica - archivio
TARANTO - Un progetto da 260.000 tonnellate l’anno di rifiuti inerti e un transito previsto di quasi 19.000 mezzi pesanti in un’area urbana già provata da decenni di emergenze ambientali. È quanto prevede la nuova mega-discarica per rifiuti non pericolosi destinata al quartiere Paolo VI di Taranto, e che ora finisce sotto i riflettori del Consiglio regionale della Puglia.
A sollevare la questione è il consigliere regionale Massimiliano Stellato, presidente del Gruppo Misto, che nella giornata del 18 giugno 2025 ha formalmente chiesto una audizione urgente in Commissione Ambiente per fare luce su tutti i passaggi autorizzativi del progetto.
L’area individuata per l’impianto si estende per circa 40.000 metri quadri, in una zona vicina ad abitazioni e a luoghi considerati sensibili. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Stellato, la questione non è solo tecnica, ma profondamente politica e ambientale: “Parliamo di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di salute pubblica e inquinamento. Questo progetto avrebbe un impatto pesantissimo e ingiustificabile”.
Il consigliere ha chiesto che siano convocati in audizione l’assessore regionale all’Ambiente, il responsabile del Dipartimento, oltre ai dirigenti dei settori Ambiente e Urbanistica del Comune e della Provincia di Taranto, per ripercorrere l’intero iter amministrativo avviato nel marzo 2021, con particolare attenzione alle fasi che hanno portato al rilascio dell’autorizzazione nell’ambito del procedimento unico Paur, il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale.
“La trasparenza è necessaria – ha sottolineato Stellato – non solo per rispetto della legalità amministrativa, ma soprattutto per garantire diritto all’informazione e tutela del territorio. Taranto non può essere ulteriormente gravata da scelte che mettono a rischio ambiente e salute dei cittadini. Occorre valutare attentamente ogni passaggio e rendere pubblici i pareri rilasciati dagli enti competenti”.
Il progetto, già al centro di preoccupazioni e proteste da parte della popolazione locale, si candida così a diventare un nuovo caso di rilevanza regionale. Stellato ha concluso il suo intervento con un appello netto: “Taranto ha già dato troppo. Non può sopportare altri sacrifici. Serve chiarezza, subito”.
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