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Taranto

Il Corpus Domini per le vie del Borgo

La grande processione eucaristica per le strade della città

Una veduta aerea di Taranto

Una veduta aerea di Taranto

Domenica 22 giugno, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, si svolgerà la grande processione eucaristica per le vie del Borgo. Alle ore 19 ci si ritroverà, come ogni anno, nel Nuovo Tempio di Sant'Antonio, in via Duca degli Abruzzi, per la santa messa solenne dell'arcivescovo mons. Ciro Miniero con tutto il clero diocesano e religioso. Subito dopo muoverà la processione con l'ostensorio portato dall'arcivescovo con la partecipazione del Capitolo Metropolitano, del clero diocesano e religioso, dei diaconi dei ministri istituiti, dei ministranti, degli scout, di tutte le confraternite, dell'Unitalsi, del Centro volontari della Sofferenza, dei Cavalieri del Santo Sepolcro e di quelli dell'Ordine di Malta e di tutte le realtà ecclesiali. Questo l'itinerario: via Duca degli Abruzzi, via Di Palma, piazza Immacolata, via D'Aquino fino a piazza della Vittoria, sul cui palco l'arcivescovo terrà l'allocuzione e, al termine, impartirà la solenne benedizione eucaristica.

Per permettere la massima partecipazione dei fedeli, in tutte le parrocchie la messa vespertina verrà opportunamente anticipata. Gli abitanti delle vie comprese nell'itinerario sono invitati ad addobbare e illuminare i balconi, così come i commercianti, nelle loro possibilità, a lasciare accese le insegne dei loro negozi per un degno omaggio al passaggio del Santissimo Sacramento L'apposita segnaletica renderà evidente il divieto di sosta su entrambi i lati delle strade interessate alla processione.

La processione di un tempo

Un tempo a Taranto la processione del Corpus Domini usciva da San Cataldo, con un percorso solitamente circoscritto alla sola Città vecchia. In diversi punti del quartiere, come in piazza San Costantino, piazza San Francesco, via Paisiello, piazza Castello e piazza Fontana, venivano allestiti degli altarini, artisticamente addobbati, davanti ai quali l'arcivescovo sostava per benedire il popolo con l'ostensorio. Tale usanza è ancora viva in diversi centri della nostra provincia. In seguito la processione si è spostata, come avviene attualmente, nelle vie del Borgo (spesso si snodava dalla chiesa di San Francesco di Paola) e talvolta anche in altri quartieri della zona orientale. A Taranto, nel quartiere Paolo VI, zona case bianche, esiste una parrocchia intitolata al Corpus Domini, eretta nel 1977 dall'allora arcivescovo mons. Guglielmo Motolese e guidata da don Marco Salustri, succeduto nell'ordine a don Luigi Larizza e a don Francesco Mitidieri. Non è più attiva, invece, la confraternita del Santissimo Sacramento, fondata il 13 maggio 1540, che aveva sede nella cappella intitolataGli, laterale all'altare principale della cattedrale di San Cataldo. L'abito di rito era composto da camice bianco con cingolo rosso, cappuccio bianco, mozzetta celeste bordata di rosso su cui era appuntato il medaglione raffigurante il Santissimo Sacramento.

Le origini della solennità

La solennità del Corpus Domini fu istituita l'8 settembre 1264 da papa Urbano IV con la Bolla"Transiturus de hoc mundo", promulgata da Orvieto, residenza pontificia. L'anno precedente si era verificato il famoso miracolo di Bolsena, le cui reliquie si conservano nel duomo di Orvieto. La venerazione del Santissimo Sacramento ebbe origine in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi per celebrare la reale presenza di Gesù nell'ostia consacrata. L'introduzione di questa festività nel calendario cristiano si deve principalmente a suor Giuliana di Cornillon, agostiniana, che nel 1208 ebbe una visione del Signore stesso che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro l'Eucarestia. Nel 1222 suor Giuliana chiese consiglio in merito ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo e scrisse una petizione anche all'arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro papa Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l'iniziativa e le insistenti richieste della suora a far sì che nel 1246 si convocasse un sinodo per ordinare, a partire dall'anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All'epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività nell'ambito delle loro diocesi. Si dovette aspettare però il 1264 perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale da papa Urbano IV.

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