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Taranto

Appello alla Regione: «Subito un piano contro gli incendi boschivi nel Tarantino»

Il Consigliere regionale Renato Perrini ha chiesto un sopralluogo urgente alla Protezione civile per rafforzare la prevenzione sul territorio. Preoccupazione per l’arco jonico orientale e occidentale

Liso Silvana

I danni dell'incendio a Lido Silvana

TARANTO - L’estate non è ancora entrata nel vivo, ma le temperature già in rialzo fanno suonare un campanello d’allarme ben noto alle comunità joniche: quello degli incendi boschivi, un fenomeno che ogni anno mette a rischio ettari di vegetazione e interi insediamenti abitativi.

A lanciare l’allarme, in queste ore, è il capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Perriniche ha formalmente depositato una richiesta urgente di sopralluogo al capo della Protezione civile regionale Barbara Valenzano, nonché al delegato alle funzioni di presidente del Comitato regionale di Protezione Civile, Maurizio Bruno.

«I primi caldi dell’estate 2025 ci impongono di non attendere il verificarsi dell’ennesima emergenza. È il momento di agire», ha dichiarato. Il riferimento è all’incendio devastante che colpì Pulsano la scorsa estate, lasciando dietro di sé distruzione e paura. Un episodio che, secondo l'esponente politico, deve servire da monito per intervenire prima che sia troppo tardi.

La zona sotto osservazione è vasta e articolata: dal Parco del Mar Piccolo fino a Manduria, passando per territori fragili come Pulsano, Leporano, Torricella, Campo Marino e le aree delle Gravine, spesso teatro di roghi incontrollati. La preoccupazione nasce anche da un vuoto logistico nella gestione delle emergenze.

Attualmente, l’unica PLOT (Postazione Logistica Operativa Temporanea) regionale distaccata della sala operativa centrale si trova a Castellaneta Marina, distante dalle aree più esposte agli incendi. «Questa distanza potrebbe compromettere la rapidità di intervento proprio nei territori più vulnerabili», si sottolinea nella nota.

La proposta è chiara: avviare subito un sopralluogo tecnico per valutare lo stato delle infrastrutture, verificare i punti di maggiore esposizione e potenziare le strutture di prevenzione e risposta.

«È indispensabile rafforzare il presidio nelle zone orientali e occidentali della provincia, spesso dimenticate ma a rischio concreto durante i mesi estivi», si legge nel documento inviato alla Regione.

L’appello si conclude con un invito a non sottovalutare i segnali che già arrivano dal territorio. «Difendere il nostro patrimonio ambientale e garantire la sicurezza delle comunità locali è una priorità che non può più attendere», ha ribadito.

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