L'annuncio dell'arcivescovo Mons. Michele Seccia nel duomo di Lecce - video a cura di PortaLecce
LECCE - Una lunga missione pastorale giunge al termine. Monsignor Michele Seccia ha comunicato ufficialmente alla comunità di Lecce la sua decisione di rinunciare al ruolo di Arcivescovo, passando il testimone nelle mani di monsignor Angelo Raffaele Panzetta che era con lui come Vescovo Audiutore dallo scorso anno.
La scelta, maturata in coincidenza con un anniversario simbolico – i 30 anni di episcopato – è stata resa pubblica nella mattinata di oggi, all'interno del Duomo di Lecce, suscitando emozione tra i fedeli salentini. Monsignor Seccia, infatti, ha rappresentato un punto di riferimento spirituale e umano non solo per Lecce, ma anche per le comunità di San Severo e Teramo, dove ha esercitato il suo ministero episcopale prima di arrivare, nel 2017, alla guida della Chiesa leccese.
La decisione è stata comunicata nei giorni scorsi anche al Pontefice. In un incontro con Papa Leone XIV, monsignor Seccia ha condiviso le motivazioni del suo passo indietro, riconducibili a un naturale desiderio di concludere il proprio cammino episcopale nel segno della gratitudine e della consapevolezza.
Durante il suo episcopato, Seccia si è distinto per una costante attenzione ai temi sociali, per l’ascolto dei più fragili e per il suo stile sobrio ma incisivo. La sua guida ha accompagnato la diocesi attraverso sfide impegnative, portando avanti iniziative di rinnovamento e dialogo con il territorio.
A raccogliere ora il testimone sarà monsignor Panzetta, Tarantino di nascita, già attivo nella vita ecclesiale locale, chiamato a proseguire il cammino tracciato dal suo predecessore con la responsabilità di custodire e rinnovare una comunità viva e articolata.
La diocesi salentina si prepara dunque a una nuova fase, salutando con affetto il suo pastore e accogliendo con fiducia la continuità del servizio episcopale.