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Taranto

«Mitilicoltura: nessun percorso che non sia quello del rilancio della cozza del Mar Piccolo»

La dura nota diffusa oggi, lunedì 17 giugno, da Confcommercio ed Unicoop

Mitilicoltura

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"Desta profonda amarezza la notizia del furto delle reste che contenevano il prodotto delle stazioni di monitoraggio dello stato di salute dei mitili del Progetto sperimentale ‘Valutazione dei tassi di decontaminazione in lotti di mitili trasferiti dal 1° seno del Mar Piccolo al Mar Grande’ sostenuto da  Commissario delle Bonifiche, Arpa Puglia, ASL Taranto, CNR e Guardia Costiera.

E’ un danno gravissimo, come giustamente hanno evidenziato la prefetta Paola Dessì ed il commissario per le bonifiche, Vito Felice Uricchio e, che purtroppo ferma un importantissimo percorso di monitoraggio dei mitili che iniziava a dare risultati utili per verificare gli eventuali tassi di decontaminazione e di conseguenza per una programmazione più efficace della gestione delle cozze allevate nel primo seno. In buona sostanza quel che era emerso dai primi dati conseguiti è che i mitili sarebbero potuti restare nelle acque del Mar Piccolo senza impatto igienico-sanitario, prolungando di 2/3 mesi, almeno sino all’arrivo dell’innalzamento delle temperature che avrebbe imposto il trasferimento in Mar Grande. Certamente una buona notizia per i mitilicoltori tarantini ma, probabilmente non per tutti.

E’ legittimo infatti il dubbio che alla base dell’azione compiuta non vi sia il bisogno di appropriarsi di 4 Kg di cozze, bensì la precisa volontà di fermare un progetto importantissimo per il rilancio della mitilicoltura del Mar Piccolo e per i mitilicoltori locali, ma ostacolante per quei falsi produttori interessati ad altri percorsi, come ad esempio la immersione in Mar Grande (e a quanto risulta anche in Mar Piccolo pratica notoriamente illegale) delle cozze importate".

E' quanto si legge in una nota di Confcommercio ed Unicoop Taranto.

"Appare del tutto evidente che tale attività vada in antitesi con la produzione locale della cozza e che non vi sia interesse da parte di coloro che commercializzano il prodotto di importazione - e che non sono perciò mitilicoltori - a far crescere il mercato locale e a sostenere i percorsi istituzionali di studio e ricerca per il rilancio della mitilicoltura del Mar Piccolo. Percorso di supporto al settore – sostenuto dal Tavolo della Mitilicoltura, nato in Camera di commercio con l’avvallo del Prefetto di Taranto- che va in contrasto con gli interessi di quanti trovano meno impegnativo e più semplicistico percorrere altre strade, come quella ad esempio dell’assistenzialismo. Il teorema è semplice: il “novellame è morto, la produzione è compromessa, la strada da percorrere resta quella dello stato di calamità”. Ed ecco allora che persino un brand internazionale come Slow Food Italia diventa un problema se sceglie Taranto per promuovere in una tre giorni come  ‘Mediterraneo Slow’ i prodotti agroalimentari ed il pescato dei mari nostrani. Un evento dove il presidio Slow food della Cozza Nera di Taranto è stato il simbolo della voglia di riscatto di una comunità che affida proprio alla mitilicoltura i temi della sostenibilità ambientale e agroalimentare. Il grande sforzo di cambiamento della narrazione della cozza tarantina lo si deve infatti anche a Slow Food che nel 2022 ha creduto nelle potenzialità della mitilicoltura ionica, ed è amaro constatare che spinte interne, provenienti proprio dal territorio, da parte di chi si professa tarantino doc, ostacolino questo percorso facendo il gioco degli interessi di parte. 

Confcommercio Taranto e Unicoop Taranto con decisione affermano che qualsiasi tentativo di conferire dignità e riconoscibilità al prodotto tarantino va incoraggiato e promosso, pertanto non si comprendono gli atteggiamenti ostativi dei confronti del marchio Slow Food, unico segno di riconoscimento sino ad oggi sperimentato.

Contestualmente, si esprime totale disappunto per ogni atteggiamento o comportamento finalizzato a non riconoscere, o addirittura ostacolare, il Tavolo della Mitilicoltura della Camera di commercio, un organo istituito – in accordo e sotto l’egida della Prefettura di Taranto e su sollecitazione degli operatori, delle associazioni di categoria e in collaborazione con la comunità scientifica - per affrontare e risolvere le problematiche del comparto. Un forum allargato del quale fanno parte le massime Istituzioni competenti del territorio, compresi la Prefettura ed il Commissario per le Bonifiche, gli Assessorati regionali e comunali per la Pesca e l’Ambiente, la Capitaneria di Porto, l’Università e la Ricerca e il mondo delle associazioni di categoria e degli operatori del settore.

Il Tavolo della Mitilicoltura della Camera di commercio ha come scopo il coordinamento degli attori interessati a ricercare soluzioni concrete e definitive per il rilancio e lo sviluppo sostenibile di un settore vitale per l’economia e l’identità di Taranto, obiettivi pienamente condivisi da Confcommercio Taranto e Unicoop Taranto che continueranno ad interfacciarsi solo ed unicamente con gli attori aderenti al Tavolo istituzionale della Mitilicoltura".

 

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