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Canosa di Puglia

“Intrecci con i clan e la camorra, grazie a Dda e Carabinieri per aver spezzato un sistema pericoloso e occulto”

L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Francesco Ventola esprime il suo apprezzamento per chi ha indagato su questi clan arrivando al blitz di ieri che ha portato all'emissione di 19 misure cautelari

Francesco Ventola

Francesco Ventola

CANOSA DI PUGLIA - Una rete criminale ramificata, capace di stringere alleanze con alcuni dei più pericolosi gruppi mafiosi del Sud Italia, è stata smantellata a Canosa di Puglia nell’ambito dell’operazione Diomede, che ha portato all’arresto di 17 persone ritenute coinvolte in un vasto giro di traffico di droga e attività illecite, mentre per altre due è scattato l'obbligo di dimora. A commentare con durezza e preoccupazione quanto emerso è stato l’europarlamentare Francesco Ventola, esponente di Fratelli d’Italia, originario proprio della città colpita dall’indagine.

Il quadro che emerge da questa inchiesta è inquietante – ha dichiarato Ventola – ci troviamo di fronte a un’organizzazione dalla pericolosità estrema, capace di intrattenere contatti non solo con i clan foggiani e baresi, ma addirittura con la camorra. Una struttura mafiosa radicata che, secondo l’eurodeputato, rappresentava un rischio concreto per il futuro dei giovani del territorio.

Ventola ha messo in guardia contro la seduzione del guadagno facile legato al crimine organizzato, una trappola capace di attirare chi si trova in difficoltà economica o sociale. “Ciò che si ottiene in pochi giorni, vendendo morte sotto forma di stupefacenti, costa il prezzo di una vita al servizio di criminali spietati – ha affermato – che non si limitano a distruggere l’economia locale, ma ne cancellano anche il tessuto culturale e le prospettive di crescita”.

Nel suo intervento, il rappresentante di Fratelli d’Italia ha voluto esprimere un ringraziamento pubblico all’Arma dei Carabinieri e ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, responsabili dell’operazione che ha colpito il sodalizio criminale. “Un plauso doveroso a chi lavora con rigore e coraggio per liberare i nostri territori dalla morsa mafiosa – ha aggiunto – la collaborazione tra istituzioni e cittadini è l’unica via per rafforzare lo Stato e costruire un tessuto sociale sano e libero”.

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