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Bari
16 Giugno 2025 - 10:04
La Guardia di Finanza di Bari
BARI – Venti strutture ricettive passate al setaccio, quattro totalmente abusive, oltre 2,2 milioni di euro di redditi non dichiarati e più di 320 mila euro di IVA evasa. Sono i numeri che emergono dai controlli condotti nei primi mesi del 2025 dalla Guardia di Finanza di Bari, impegnata in un’intensa operazione di contrasto alle irregolarità nel settore turistico dell’area metropolitana.
Il comparto dell’accoglienza, sempre più trainante per l’economia locale, si conferma sotto stretta osservazione delle Fiamme Gialle, che hanno intensificato le verifiche nei Comuni a più alta vocazione turistica, riscontrando una preoccupante incidenza di evasione fiscale e violazioni normative. In particolare, la metà delle strutture controllate ha dichiarato redditi inferiori a quelli realmente incassati.
In quattro casi è stata rilevata l’attività completamente abusiva di affittacamere, senza alcuna comunicazione alle autorità competenti e in assenza di autorizzazioni. Altre strutture, formalmente a gestione familiare, operavano di fatto come vere e proprie imprese, con obblighi fiscali e burocratici completamente elusi.
Due le situazioni più gravi, individuate dal Nucleo Operativo Metropolitano di Bari e dalla Compagnia di Monopoli, che hanno smascherato due attività completamente sconosciute al fisco, responsabili di aver occultato ricavi per oltre 1 milione di euro. In alcune circostanze, la gravità delle violazioni ha portato alla segnalazione alla Procura della Repubblica, con ipotesi di reato previste dal decreto legislativo 74 del 2000 in materia penal-tributaria.
I controlli, basati su un’attenta attività di analisi del rischio, hanno incrociato dati provenienti da banche dati fiscali, elenchi comunali e segnalazioni raccolte durante il monitoraggio del territorio, consentendo un’azione mirata e capillare.
Non sono mancate le sanzioni amministrative, tra cui la mancata esposizione visibile delle targhette identificative della tipologia di alloggio e dei tariffari aggiornati, ma anche la violazione dell’obbligo di identificazione degli ospiti, con conseguente segnalazione per violazione dell’articolo 109 del TULPS.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari conferma il rafforzamento delle attività di presidio del settore, in risposta anche alle sollecitazioni delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria, come Federalberghi Bari e Terra di Bari Extralberghiero. L’obiettivo è favorire uno sviluppo turistico sano e competitivo, contrastando abusi e concorrenza sleale.
Le operazioni proseguiranno nei prossimi mesi, a tutela dell’economia legale e dei contribuenti onesti, con l’intento non solo di reprimere ma anche di stimolare l’emersione spontanea e l’adeguamento agli obblighi fiscali.
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