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Crispiano

Condotta antisindacale, condannato il Comune

La nota diffusa dalla FP Cgil, la risposta dell'Ente

comune crispiano

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Con decreto ex art. 28 L. 20 maggio 1970 n. 300 del 13 giugno 2025 la Sezione Lavoro del Tribunale di Taranto, in persona del Giudice monocratico Dott.ssa Miriam Fanelli, ha integralmente accolto il ricorso promosso in data 11.4.2025 dalla FP CGIL di Taranto, per tramite dell’avv. Luca Bosco, dichiarando la sussistenza della condotta antisindacale del Comune di Crispiano, consistita nella violazione del sistema di relazioni sindacali delineato dal CCNL Funzioni Locali.

Nello specifico, il Tribunale di Taranto ha censurato il comportamento dell’Amministrazione, "sistematicamente sottrattasi" si legge in una nota "all’obbligo di fornire informazione ai sindacati sia con rifermento alla Deliberazione di Giunta Comunale n. 8/2025 (con cui l’Ente approvava il Piano Integrato di Attività e Organizzazione -PIAO- 2025-2027) che con riguardo all’adozione della Deliberazione di Giunta Comunale n. 25/2025 (con cui venivano apportate modifiche al Piano Triennale del Fabbisogno del Personale -PTFP- 2025-2027) attraverso l’aumento da 18 a 24 ore lavorative in relazione a tre dipendenti dell’Amministrazione".

Soddisfazione è stata espressa da Mimmo Sardelli, Francesco Achille e Grazia Albano, rispettivamente, Segretario Generale e componenti di segreteria della Funzione Pubblica CGIL di Taranto, i quali, tuttavia, non mancano di evidenziare, con rammarico, i plurimi tentativi profusi dall’Organizzazione Sindacale e dal proprio legale Avv. Luca Bosco per evitare il ricorso alle tutele giudiziarie, ma senza alcun esito.

L’obbligo informativo ai sindacati, è previsto dall’art. 4 co. 5 Ccnl Funzioni Locali. "Ebbene, il Comune di Crispiano, insensibile al ruolo ed alla funzione del Sindacato, ha ritenuto di non fornire alcuna informazione preventiva in ordine al Piano Integrato, procedendo all’adozione dello stesso" dice il sindacato.

Continua la CGIL: "A distanza di circa un mese, infatti, l’Ente civico, con Deliberazione di Giunta Comunale n. 25 del 18.2.2025, modificava il piano triennale dei fabbisogni di personale 2025-2027 e operava incrementi orari da 18 a 24 ore settimanali per soli 3 dipendenti.

Anche in questa occasione, benché puntualmente prevista e regolata dal sistema di relazioni sindacali tracciato dal CCNL Funzioni Locali, veniva del tutto omessa l’informazione preventiva alle OO.SS., e così impedita ai Sindacati l’acquisizione di dati ed elementi conoscitivi necessari ad esaminare compiutamente la questione trattata.

Sotto quest’ultimo profilo – sottolineano i dirigenti sindacali – l’omessa informazione è, se possibile, ancora più grave, in quanto tale omissione ha conseguentemente impedito il passaggio allo step successivo, ossia l’attivazione dell’ulteriore istituto relazionale di partecipazione sindacale: il confronto.

Per questo, la FP CGIL di Taranto si è vista costretta a ricorrere, per tramite dell’Avv. Luca Bosco, al Tribunale di Taranto, in funzione di giudice del lavoro, onde ottenere la repressione della condotta antisindacale perpetrata dal Comune di Crispiano".

Il Tribunale di Taranto ha dichiarato l’antisindacalità della condotta tenuta del Comune di Crispiano, perché in violazione degli artt. 6 d.l. 80/21, 6 d.lgs. 165/01 e 4 Ccnl Funzioni Locali, ordinando all’Amministrazione la cessazione dei suddetti comportamenti illegittimi e la rimozione degli effetti, intimando all’Ente di adempiere all’obbligo informativo omesso, nel rispetto delle modalità di cui all’art. 4, co.1,2,3 CCNL Funzioni Locali nel termine di 30 giorni dalla comunicazione del Decreto ex art. 28 L.300/1970.

Sentenza del giudice nella vicenda CGIL: la posizione del Comune di Crispiano

"Nella giornata di venerdì 13 abbiamo preso atto della sentenza pronunciata dal Tribunale di Taranto – Sezione Lavoro – in merito al ricorso promosso dalla FP-CGIL di Taranto, relativo agli obblighi informativi connessi all'approvazione del PIAO e del Piano Triennale del Fabbisogno del Personale.

Inutile dire che accettiamo serenamente la decisione e provvederemo nei termini indicati ad adempiere agli obblighi informativi con le modalità previste dal contratto collettivo.

È importante sottolineare che la sentenza non ha messo in discussione il contenuto o la legittimità sostanziale dei provvedimenti adottati, né il merito della programmazione né le scelte organizzative dell'Ente, ma si è limitata a rilevare aspetti formali legati alla modalità di comunicazione con le organizzazioni sindacali.

Infatti non saranno revocate le ore già assegnate ai dipendenti individuati dai provvedimenti ritenuti legittimi nel merito, né sarà necessario rimodulare il PIAO ma sarà solo trasmessa per iscritto una comunicazione fatta solo oralmente.

Riteniamo che il lavoro svolto finora, in particolare in tema di valorizzazione del personale e miglioramento dei servizi, sia stato serio e coerente con gli obiettivi di trasparenza ed efficienza che ci siamo dati. La serenità con cui accogliamo la decisione del Tribunale è la stessa con cui continueremo a lavorare per rafforzare il dialogo e la partecipazione, nel rispetto delle regole e nell'interesse collettivo.

Proseguirà quindi il percorso già intrapreso, con rinnovato impegno verso il miglioramento organizzativo e la corretta gestione delle risorse umane con l'impegno di portare entro questa legislatura tutti i lavoratori ex lsu da tempo parziale a tempo pieno, compatibilmente con i vincoli di bilancio e del Piano di riequilibrio".

Così una nota del Comune.

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