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Taranto

Indagati i due poliziotti che hanno fermato i killer del carabiniere

Il SAP difende i poliziotti coinvolti nell’operazione: "Hanno rischiato la vita per fermare pericolosi assassini, ora affrontano un'indagine e la carriera resta bloccata"

Il tribunale di Taranto

Il tribunale di Taranto

TARANTO – È stato notificato l’avviso di garanzia ai due agenti della Polizia di Stato che, nei giorni scorsi, hanno partecipato al fermo dei presunti responsabili della morte del brigadiere Francesco Legrottaglie. Una comunicazione formale che arriva, come dichiarato dal Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, con la regolarità di un "orologio svizzero", a testimonianza di un meccanismo che si attiva in automatico anche nei confronti di chi interviene per fermare criminali armati.

Il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia non ha usato mezzi termini. Secondo Paoloni, i due agenti hanno messo a rischio la propria vita per fermare soggetti estremamente pericolosi, colpevoli, secondo le accuse, dell’omicidio del militare. E ora, paradossalmente, rischiano un processo penale.

L’avviso di garanzia, precisa Paoloni, serve a tutelare i poliziotti, offrendo loro la possibilità di partecipare a tutte le fasi dell’eventuale giudizio e degli accertamenti probatori. Tuttavia, sottolinea, questo comporta conseguenze immediate: la carriera dei due agenti resterà congelata fino alla conclusione del procedimento.

Un piccolo spiraglio di tutela è stato introdotto con l’approvazione del decreto sicurezza, che ha elevato da 5.000 a 10.000 euro per ciascuna fase del processo l’anticipo delle spese legali per episodi legati a fatti di servizio.

Il SAP, tuttavia, chiede una profonda revisione normativa. Paoloni propone che, in presenza di circostanze come la legittima difesa, l’uso legittimo delle armi o l’adempimento del dovere, non scatti automaticamente l’avviso di garanzia, ma che si proceda prima a verifiche preliminari, dove sia l’amministrazione a rappresentare formalmente gli agenti.

Il leader del sindacato conclude ribadendo vicinanza e pieno sostegno ai due poliziotti coinvolti, sottolineando la necessità di indagini rapide che ne confermino la condotta regolare. “Il Paese – afferma – deve essere riconoscente verso chi rischia la vita per garantire la sicurezza di tutti. Chi adempie al proprio dovere non può essere trattato come un imputato, ma deve essere sostenuto e valorizzato.”

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