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Bari

Randagismo, continuano le sterilizzazioni: ispezioni al campo rom e nelle campagne

La consigliera Silvia Russo Frattasi in prima linea con Lav e Asl per contrastare la diffusione del fenomeno. Già sterilizzati circa 30 cani, nei prossimi giorni controlli nel quartiere Japigia

Cani randagi

Cani randagi - archivio

BARI - Prosegue senza sosta la campagna di sterilizzazione dei cani randagi avviata dal Comune di Bari in collaborazione con la Lega Anti Vivisezione (Lav) e la Asl Bari, con l'obiettivo di contrastare in modo strutturale il fenomeno del randagismo.

Nella mattinata di oggi, la consigliera delegata alla Tutela e al Benessere degli Animali, Silvia Russo Frattasi, ha effettuato un nuovo sopralluogo nelle zone più critiche della città, recandosi al campo rom Santa Teresa di Poggiofranco e nelle aree rurali circostanti. Accompagnata dalla Polizia giudiziaria, la consigliera ha partecipato alle attività di individuazione dei cani da sottoporre a controllo e successiva sterilizzazione.

Secondo quanto comunicato dall’amministrazione, negli ultimi mesi sono stati già sterilizzati circa 30 esemplari, grazie all’azione congiunta tra operatori sanitari, volontari e forze dell’ordine. Nei prossimi giorni le operazioni si sposteranno nel quartiere Japigia, dove sono state segnalate nuove presenze canine.

“La prevenzione del randagismo è una priorità etica e sanitaria, perché riguarda sia la tutela degli animali che la sicurezza delle persone”, ha spiegato Russo Frattasi, che ha voluto ringraziare pubblicamente le volontarie della Lav per il loro impegno quotidiano in contesti spesso difficili. “Le nostre campagne di sterilizzazione non si limitano all’intervento sanitario, ma nascono da un lavoro capillare di sensibilizzazione, grazie al quale è possibile intercettare situazioni a rischio ed evitare che si trasformino in emergenze”.

Particolare attenzione è rivolta ai molossoidi, razza frequentemente presente nelle aree periferiche e talvolta sfruttata in attività illegali, dalla produzione intensiva di cucciolate al coinvolgimento in circuiti di criminalità organizzata.

La mancata sterilizzazione, in molti casi, non è casuale ma funzionale a un sistema che sfrutta i cani a fini economici o criminali”, ha aggiunto la consigliera. “Grazie alle segnalazioni dei cittadini e delle associazioni, siamo riusciti a intervenire in alcune situazioni critiche, offrendo ai cani assistenza veterinaria, accoglienza e, nei casi più delicati, la possibilità di essere accolti dal canile sanitario cittadino”.

L’amministrazione comunale ribadisce che le attività continueranno anche nei prossimi mesi con lo scopo di rafforzare la rete di protezione per gli animali presenti sul territorio, garantendo loro cure, dignità e la possibilità di una nuova vita.

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